“I numeri della Memoria – due diari a confronto” di Rita Nuti, ieri sera al Rosselli ha aperto con emozione e grande successo la “Settimana per la promozione e la Protezione dei Diritti Umani” organizzata dall’Istituto Comprensivo “G. Pascoli”.
Uno spettacolo sapientemente armonizzato tra canti, recitazione e testimonianze. Il diario di viaggio dei 10 alunni che si sono recati ad Aushwitz lo scorso gennaio e il diario di Halina Birenbaum, “La speranza è l’ultima a morire”, si sono intrecciati nel racconto di una pagina di storia che non può non far ancora riflettere e che, con un nodo in gola e il cure stretto dall’emozione, ci lascia in mente tre parole “Io non dimenticherò”.
Parole, immagini e musica si sono incrociate e sovrapposte per testimoniare la prova dell’indistruttibilità dei sentimenti umani, quali la speranza, l’amore per il mondo e per la vita.
Un momento importante dell’evento è stato il collegamento Skype con Halina Birenbaum da Tel Aviv che ha portato a tutti un grande messaggio di speranza e forza. Attraverso le sue parole, tradotte dall’interprete Ittai Pavoncello, i ragazzi e tutto il pubblico hanno vissuto momenti d’intensa emozione.
Dal 23 al 29 gennaio, un gruppo di dieci ragazzi dell’Istituto Pascoli di Aprilia, accompagnati da due docenti, ha partecipato al viaggio della memoria organizzato dalla Provincia di Latina e dal Comune di Aprilia. I ragazzi hanno fatto tappa a Vienna, poi Cracovia per giungere poi ad Auschwitz e Birkenau per la visita ai campi di sterminio. Momenti indimenticabili per ogni partecipante, per non dimenticare e per testimoniare. A riguardo, ai ragazzi è stato chiesto, da parte dei docenti accompagnatori, di redigere un diario di viaggio con annotazioni circa le loro emozioni e considerazioni su ogni giornata trascorsa e di raccogliere immagini e video.
Al Museo di Auschwitz l’insegnante Rita Nuti che accompagnava i ragazzi, ha acquistato il libro di Halina Birenbaum “La speranza è l’ultima a morire”. Dalla lettura del libro, che parla di una ragazza che dai dieci ai tredici anni vive l’inferno dei campi di concentramento e di sterminio, l’insegnante ne ha ricavato una sceneggiatura che unitamente al diario dei ragazzi è divento un copione teatrale arricchito con video ed immagini che ha intitolato “I numeri della memoria”. Questo titolo nasce proprio dalla parola “numeri” che ha accompagnato costantemente le due giornate ai campi di sterminio. Numeri su numeri, centinaia.. migliaia.. milioni .. vite ridotte a numeri, sia quando erano in vita, sia ora che le ricordiamo. Il progetto teatrale prevede il racconto di Halina nei campi di concentramento unitamente ai racconti dei ragazzi, in un continuo confronto.
I ragazzi che hanno partecipato al “Viaggio della memoria” e che hanno recitato i loro racconti sono: Alessio Craparo, Chiara Criscenti, Lidia Flammino, Sofia Galluccio, Laura Giandomenico, Sabrina Migliori, Marco Montevidoni, Flavia Trolese, Micol Zizzo.
Inoltre hanno portato in scena la loro professionalità: Daniela Zeppetella nel ruolo di Halina, Alessia Toscano nella parte di Halina da bambina; Gioele De Cupis alla chitarra; Rebecca Vescovi al flauto traverso; Michele Garolla, Barbara Magnoni e Rita Nuti al pianoforte; I cori di Voci bianche G. Pascoli e Nuovi Armonici e il coro Polifonico Liberi Cantores; Umberto Zeppetella, tecnico video e immagini; Ermanno Iencinella voce fuori campo e regia.
Un particolare ringraziamento al Teatro Finestra che ha sapientemente coordinato la regia teatrale, alla signora Laura Pavoncello che ha permesso il collegamento Skype con Halina Birenbaum a Tel Aviv e a Ittai Pavoncello che ha permesso la traduzione simultanea durante il collegamento.
Le musiche dell’intero spettacolo sono state scelte con cura dalla professoressa Rita Nuti accostando il messaggio musicale a quello verbale degli attori e interpreti. Le musiche sono state curate in maniera inerente allo scorrimento delle immagini per esempio il racconto di Halina è stato sempre accompagnato da brani di Chopin essendo il musicista polacco come l’autrice del libro. Infine, l’ultimo brano di Halina, è stato accompagnato dal Concerto per pianoforte e orchestra di Chopin come se la musica dell’intera orchestra volesse unirsi in un abbraccio simbolico al mondo infondendo speranza e amore.
“Nella scelta delle musiche – spiega la professoressa Rita Nuti – ho voluto dare ampio spazio ai brani della tradizione ebraica come Shalom Chaverim, alla musica popolare polacca e ad artisti culturalmente vicini alla tematica trattata. Per esempio Gam gam gam e Shalom Chaverim erano in lingua ebraica e il brano di Elgar Nimrod fa riferimento ad un eroe biblico”.