Istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92, essa vuole conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe.
“Dell’esodo dalle terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
L’ANPI “Vittorio Arrigoni” di Aprilia intende fare memoria di quella tragedia della Venezia Giulia.
In cui molti connazionali morirono in modo atroce nelle foibe o furono costretti ad abbandonare per sempre le loro case in Istria e in Dalmazia.
Nello stesso tempo non sono più ammissibili mezze verità, rimozioni e silenzi.
Il mito celebrativo degli italiani “brava gente” causa di ritardi, amnesie collettive, pesanti responsabilità rimosse, è definitivamente crollato.
L’Italia, al pari della Germania, è responsabile dei drammi che hanno lacerato l’Europa e il mondo.
E nei quali il fascismo ha trascinato, da protagonista non da vittima, il nostro paese.
Ricordarla e spiegarla quella tragedia, soprattutto alle nuove generazioni, con l’apporto di una serena e scientifica documentazione storica, è un dovere civico.
Contro le ideologie totalitarie, le violenze dei nazionalismi risorgenti, le sofferenze inflitte ad altri popoli dai paesi cosiddetti civili.
Contro un’Europa (e l’Italia) che non sembra aver fatto i conti con il proprio terribile recente passato.
Per discutere di queste vicende abbiamo invitato uno storico e ricercatore dell’Archivio storico del Senato.
Davide Conti, ha al suo attivo la pubblicazione di Libri e Saggi sulla storia del confine orientale, sul secondo conflitto mondiale e sulla difficile costruzione della Democrazia in Italia e in Europa”.
L’incontro si terrà venerdì 10 Febbraio alle ore 18.30, presso Birreria Brancaleone, via Marconi n. 103.
di Anna Catalano