È stato inaugurato nel tardo pomeriggio di oggi il monumento dedicato ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino al Parco di Via dei Mille.
A 25 anni dalle stragi di mafia che videro proprio i due magistrati tra la vittime, Aprilia ha voluto dedicare alla loro memoria il più grande parco cittadino.
Alla cerimonia hanno partecipato le massime cariche politiche, militari e religiose della nostra città.
Come il parroco di San Michele don Franco Marando, che ha descritto Falcone e Borsellino come
“esempi di santità laica”.
Tanti i cittadini che hanno voluto assistere all’inaugurazione del monumento, ascoltando così la voce dei due paladini della lotta alla mafia.
Dopo la benedizione del monumento da parte di don Franco, infatti, sono stati riproposti alcuni estratti di interviste fatti ai due giudici.
Il silenzio, l’attenzione e l’ammirazione verso queste figure hanno accompagnato le loro voci.
L’ideatore del monumento, Antonio De Waure, ha poi spiegato il significato del suo lavoro:
“Falcone e Borsellino hanno sempre dato l’immagine di persone semplici.
E così ho voluto dedicare loro un ricordo altrettanto semplice.
All’inizio avevo pensato a due frecce conficcate nel cemento, ma poi la frase riportata sulla targa che decora il monumento stesso mi ha fatto cambiare idea.
Così ho aggiunto una terza freccia, più ricurva delle altre, che simboleggia il loro operato e la loro eredità.
La cosa che più mi fa piacere, è che il loro ricordo sia vivo nei giovani.
Le tre associazioni che hanno collaborato a questo progetto cono composte in gran parte da giovani.
E questa è la cosa più bella e gratificante”.
L’idea di questo monumento, infatti, è nata dalla collaborazione tra tre realtà importanti del nostro territorio.
Si tratta delle associazioni Reti di Giustizia, Arte Mediterranea, di cui fa parte lo stesso De Waure, e la sezione apriliana dell’Azione Cattolica.
Il Sindaco Antonio Terra ha ricordato con un breve discorso i terribili giorni di quell’ormai lontano 1992.
Giorni in cui il nostro Paese
“veniva scosso dal terremoto delle stragi di mafia.
Il 23 maggio ed il 19 luglio non perirono solamente i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Anche i membri delle loro scorte persero la vita in quegli agguati, quindi questo monumento è dedicato anche alla loro memoria.
Da ciò che è accaduto in quei giorni, l’Italia ha preso coscienza del fenomeno mafioso.
Ed ha rifiutato determinati comportamenti.
La mafia è la negazione dello Stato di diritto, e va combattuta.
La battaglia non è ancora vinta, e noi amministratori dobbiamo essere di esempio in questa lotta.
Il nostro territorio – ha ricordato il primo cittadino apriliano – non è immune a fenomeni di tipo mafioso.
In tutta la Provincia si dovrà tenere la guardia alta per continuare a combattere questo cancro”.
Tutte le informazioni riguardanti il monumento sono contenute in un volume che le tre associazioni motori dell’iniziativa hanno consegnato proprio al Sindaco Terra.
Nei prossimi giorni verrà messo a disposizione dei cittadini sul sito internet del Comune.
Dopo la chiusura ufficiale della cerimonia, i tanti cittadini accorsi hanno potuto rivivere la storia dei due magistrati attraverso le immagini messe a disposizioni dagli organizzatori.
Un modo per rimanere in contatto e conoscere meglio due figure storiche del nostro Paese.
E che rappresentano il miglior esempio possibile per le generazioni future.
di Massimo Pacetti