Insieme contro il Cyberbullismo: genitori, scuole e istituzioni unite

Il 25 maggio alle ore 17 presso l’Aula Consiliare del Comune di Aprilia finalmente, dopo tanti anni, le scuole di Aprilia si sono riunite sotto un unico intento: prevenire e contrastare i fenomeni di bullismo e cyberbullismo.

Le scuole di Aprilia, Istituti Comprensivi e Istituti Superiori, attraverso i loro referenti, hanno organizzato insieme un Convegno dal titolo Insieme contro il Cyberbullismo con ospiti d’eccezione: il Sindaco di Aprilia, Dottor Antonio Terra; il Vicesindaco, Assessore all’Ambiente, Dott.ssa Alessandra Lombardi; l’Assessore alla Pubblica Istruzione, Dott.ssa Francesca Barbaliscia; l’Assessore ai Servizi Sociali, Dott.ssa Eva Torselli; l’Assessore allo Sport e al Tempo Libero, Dottor Vittorio Marchitti; il Responsabile del CTS d Latina, Prof. Marco Torella; Sua Eccellenza Reverendissima, Monsignor Marcello Semeraro, Vescovo di Albano; l’Assistente Capo della Polizia di Stato, Tiziano Di Sciullo; l’ex Ispettore Capo della Polizia di Stato, Dottor Gianfranco Pinos, mediatore penale e membro permanente del Nucleo Operativo Bullismo della provincia di Latina; la Dott.ssa Monica Sansoni, P.O. Garante Infanzia e Adolescenza Regione Lazio, CTU presso il Tribunale Penale di Latina e Criminologa, anche lei membro permanente del Nucleo Operativo Bullismo della provincia di Latina.

Il parterre ha ospitato genitori, docenti e ragazzi, tra cui una rappresentanza della redazione di giovani reporter del Blog giornale dell’I.C. Gramsci,  che hanno seguito attentamente e con interesse i vari interventi introdotti dalle due moderatrici e referenti Prof.ssa Marilena Ferraro e insegnante Benedetta Iacobellis.

Nel presentare il Convegno è stato subito sottolineato come la scelta di affrontare il tema del Cyberbullismo abbia fornito l’occasione, ai vari Istituti di Aprilia, di lavorare in sinergia e con complicità, con il supporto del CTS di Latina e in particolare del prof. Marco Torella che si è complimentato con i referenti proprio per essere riusciti a creare una rete tra le varie scuole che hanno messo in campo docenti preparati e formati, docenti che hanno avuto il coraggio di osare e di essere pionieri in un’impresa tanto importante quanto quella di creare un incontro per le famiglie. A lui si è collegato Monsignor Marcello Semeraro che ha parlato di fenomeni di bullismo e cyberbullismo che si manifestano laddove è presente una distrazione e un’assenza: il bullo ricerca spettacolo proprio perché spesso soffre di un senso di inferiorità. È necessario perciò creare nei giovani il senso di responsabilità, il senso del dover dare conto a qualcuno di ciò che si compie proprio perché viviamo di interrelazioni e «Nessun uomo è un’isola», come recita il titolo del libro di Thomas Merton. È dunque necessario che le due principali agenzie educative, la scuola e la famiglia, lavorino insieme, in modo unitario e compatto, generando un’alleanza educativa in cui vi sia un’integrità di proposte e di intenti e in cui si valorizzi il senso del limite, una sorta di guard rail da non superare al fine di evitare di far crescere ragazzi dominati dal senso di onnipotenza. È proprio per questo, ha poi proseguito il Sindaco Antonio Terra, che è necessario recuperare la parola “rispetto”: rispetto per la scuola, rispetto, per i docenti, rispetto per le istituzioni le quali si devono impegnare a proporre progetti educativi per le famiglie stesse che sono poi il fulcro della città. L’Assessore Francesca Barbaliscia, che è sempre presente nelle iniziative promosse dalle varie scuole sul territorio, ha sottolineato come sempre di più i docenti si interessino alle problematiche degli studenti e abbiano necessità di un’alleanza con i genitori dei loro ragazzi, i quali, ha poi proseguito l’Assessore Eva Torselli, a volte si rivolgono ai servizi sociali per chiedere aiuto e sostegno per i comportamenti dei loro figli. Emerge così, e non sporadicamente, che gli adolescenti manifestano una sofferenza e un disagio elevati tanto da richiedere l’intervento dell’assistente sociale che si introduce nella vita familiare “come una sentinella” al fine di osservare e analizzare comportamenti e atteggiamenti che devono essere corretti. E in questo sicuramente l’attività sportiva, come ha sottolineato l’Assessore Vittorio Marchetti ricopre un ruolo fondamentale: le regole, i ruoli, l’attesa, i “no” che devono essere accettati come parte della crescita del ragazzo ma che spesso, al contrario, vengono rifiutati, probabilmente perché alla tecnologia è stato demandato il ruolo di intrattenimento, veloce e immediato e con la possibilità di andare sempre oltre. Come ha evidenziato l’Assessore e Vicesindaco Alessandra Lombardi, l’oltrepassare il limite non è sempre percepito e compreso e in un attimo ci si può ritrovare vittime o carnefici di un atto che all’inizio sembrava semplicemente uno scherzo. Da qui la necessità di scuola e famiglia, alleate in una socialità collaborativa. Dopo i brevi interventi delle istituzioni, la parola è stata data ad alcuni dirigenti e loro rappresentanti per un saluto alla platea e per alcune considerazioni. In particolare, la Preside dell’I.C. A. Gramsci, Dott.ssa Maria Nostro ha evidenziato il fatto che i ragazzi del territorio di Aprilia, all’interno delle istituzioni scolastiche, svolgono percorsi positivi volti al rispetto e alla conoscenza delle tradizioni sociali perciò già da anni le scuole promuovono molteplici progetti tesi a prevenire e responsabilizzare gli alunni che, negli ultimi anni, sono stati sempre più supportati dalle forze dell’ordine. La prof.ssa Carla Pisani, dell’Istituto Matteotti , in rappresentanza della Preside, ha appoggiato quanto già detto e ha ribadito la necessità di prevenire atteggiamenti negativi valorizzando se stessi e gli altri in un processo inclusivo e solidale. Incisive le considerazioni della Prof.ssa Pina Farina, dell’I.C. Menotti Garibaldi delegata del Dirigente, che ha parlato di «polverizzazione dell’elemento pedagogico ed educativo e di un’autorevolezza del docente venuta meno nel corso degli anni»: spesso il lavoro dei docenti, un lavoro basato sul volontariato del fare proprio per amore dei ragazzi, viene ritenuto come sostitutivo del ruolo della famiglia e perciò il professore o la professoressa si trovano a dover essere “genitori” dei propri studenti nell’insegnamento delle regole e dei valori della civiltà. Infine, il Preside Enrico Raponi, dell’I.C. Toscanini,  ha parlato della disponibilità dei docenti e dei Dirigenti nei confronti degli studenti, della possibilità di ascolto che trovano a scuola e dell’importanza della volontà di dire e di raccontare le loro storie, paure e difficoltà.

Dopo i saluti e le considerazioni iniziali, la parola è passata all’Assistente Capo della Polizia di Stato, Tiziano Di Sciullo: la posizione del corpo di Polizia negli anni è mutata, passando da una visione punitiva ad un’azione di prevenzione che ha portato le forze dell’ordine ad aprirsi sempre più ai territori di appartenenza. Proprio Di Sciullo si è mostrato notevolmente entusiasta per aver incontrato, in quest’anno scolastico, insieme ad alcuni suoi colleghi, quasi 5000 studenti con i quali ha stabilito un’empatia immediata e unica con l’intento di istituire un rapporto di fiducia con i ragazzi che possono guardare così la Polizia come un “corpo amico”. Ed è per questo che è stata creata l’applicazione Youpol, scaricabile gratuitamente sul cellulare, per denunciare atti di bullismo o spaccio di droga anche in modo anonimo. Un’occasione in più per creare un’intesa con coloro che proteggono il territorio. Di carattere più tecnico l’intervento del Dottor Gianfranco Pinos, già Ispettore Capo della Polizia Postale il quale ha ribadito ancora una volta come si stia assistendo ad una delegittimazione della responsabilità genitoriale: la famiglia chiede aiuto alla scuola nell’educare i propri figli, ma al momento opportuno delegittima la stessa istituzione scolastica lasciando così percepire al ragazzo che può andare oltre certi limiti sia in ambito familiare che scolastico. Ed è da questo atteggiamento che poi si generano i fenomeni di bullismo e cyberbullismo che la legge 71/2017 ha trattato, offrendo però la possibilità al reo, attraverso l’ammonimento del Questore, di recuperare e riflettere sui propri errori. Prima di arrivare, tuttavia, ad una tale soluzione, è fondamentale che i genitori si rendano conto dell’importanza che assume il Patto di corresponsabilità firmato tra l’istituzione scolastica e la famiglia per intraprendere un processo dialogico e costruttivo che miri alla crescita di cittadini responsabili con cui, è intervenuta la Dott.ssa Monica Sansoni, bisogna stabilire un ascolto empatico che valorizzi l’emotività dell’essere umano anche perché, soprattutto nel web, i messaggi sono reali, non virtuali e creano una carta d’identità che delinea ognuno di noi. Fondamentale il concetto che i genitori debbano proteggere i propri figli e che costoro rispettino e proteggano, a loro volta, se stessi. Conclusione di un incontro senza dubbio costruttivo e incisivo: «prestare attenzione non al come si fa qualcosa, ma al perché si fa qualcosa».

Al termine di tutto c’è stato un ringraziamento reciproco tra genitori, organizzatori e relatori con la promessa di continuare su questa strada e di coinvolgere sempre più persone e di ottenere risultati sempre più proficui.

Si ringraziano tutti i partecipanti: le istituzioni, i relatori, le moderatrici e le referenti dei vari istituti (Prof.ssa Anna Rita Boscherini per il Liceo Antonio Meucci; Prof.ssa Maria Pia Cirolla per l’I.C. Toscanini; Prof.ssa Emanuela Corinaldesi per l’I.C. Giovanni Pascoli; Prof.ssa Pina Farina per l’I.C. Menotti Garibaldi; Prof.ssa Marilena Ferraro per l’I.C Antonio Gramsci; Insegnante Benedetta Iacobellis per l’l.C. Giacomo Matteotti; Prof.ssa Sabrina Vento per l’Istituto Superiore Carlo e Nello Rosselli) e tutti i Dirigenti scolastici (Dott.ssa Viviana Bombonati per l’Istituto Superiore Carlo e Nello Rosselli; Dott.ssa Laura De Angelis per il Liceo Antonio Meucci; Dott.ssa Raffaella Fedele per l’l.C. Giacomo Matteotti; Dott.ssa Giuseppina Izzo per l’I.C. Giovanni Pascoli; Dott.ssa Maria Nostro per l’I.C Antonio Gramsci; Dott.ssa  Angela Persechino  per l’I.C. Menotti Garibaldi; Dottor Enrico Raponi per l’I.C. Toscanini).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *