La presentazione del libro “La violenza Declinata” è stata oggetto di approfondimento sul tema della violenza e delle sue prevenzioni
“Una giornata importante per attirare l’attenzione su un fenomeno ancora troppo diffuso – sottolinea l’autrice del libro Anna Silvia Angelini – dobbiamo creare più occasioni possibile per parlare e contrastare l’idea di inferiorità e disparità che è alla base della violenza sulle donne”.
In un momento così difficile per il nostro paese dove ogni giorno si ha notizia di femminicidi e di violenza alle donne, la presentazione del libro “La Violenza Declinata” si configura come un modo per affrontare l’argomento delicato della violenza promuovendo una profonda riflessione sulle strategie e sulle politiche di prevenzione e contrasto della violenza maschile a cominciare dal riconoscimento del ruolo fondamentale che la presenza di un Centro antiviolenza delle donne sul territorio può avere.
Partendo dall’analisi delle cause e delle modalità della violenza contro le donne, sono stati illustrati dai relatori gli interventi possibili per il recupero e per la promozione dell’empowerment della donna.
Sono inoltre state raccontate attraverso testimonianze e linguaggi diversi storie di donne e riflessioni con la testimonianza di Antonella Fontana.
Autorevoli relatori, hanno accompagnato l’autrice Anna Silvia Angelini ad attraversare i vari capitoli del libro;m>Dopo il Saluto Istituzionale della Consigliera Capitolina Valeria Baglio ha preso parola Nestore Angelini. Il tutto magistralmente moderato dalla cantautrice Gio di Sarno che ha presentato i relatori da Jean Luc Bertoni (Editore); Dott. Simona Abate (Psicologa e psicoterapeuta Ospedale Sant’Andrea Roma); Avv.Eleonora Nocito ( criminologa); Dott. Stefano Callipo (Osservatorio violenza e suicidio) ; Dott. Roberta Beolchi (Presidente Onorario associazione Edela); Dott. Antonella Formicola (Criminologa) ; Dott.Alessandra Conti Counselor). Con le letture delle attrici Antonella Salvucci, Cristina Sciabbarrasi, Sissi Martina Farriggia e le attrici della Compagnia Liberi Teatranti. Durante la presentazione e al termine degli interventi è stato lasciato spazio al dibattito tra i relatori e il pubblico, attraverso le domande si è entrati nella realtà del fenomeno promuovendo buone pratiche ed impegno rinnovato sia da parte dei professionisti intervenuti che dai rappresentanti delle istituzioni presenti. La speranza finale è che colei che ha portato la testimonianza ha avuto contatto personalmente con chi l’aiuterà ad uscire dal groviglio burocratico, perché non basta parlare, bisogna agire.