L’Anno Leonardiano, a cinquecento anni dalla morte del Maestro di Vinci.

L’artista Francesco Guadagnuolo rievoca con due sculture Leonardo Da Vinci a 500 anni di distanza dalla sua scomparsa. Comincia l’Anno Leonardiano.

 

“Un grande toscano, un grande italiano, allora protagonista assoluto sulla scena europea, oggi riferimento insopprimibile nel mondo. Una figura senza tempo e senza luogo, figlio del suo tempo in cui la cultura non riconosceva frontiere e accomunava nello scambio di conoscenze tutta l’Europa malgrado le guerre che si combattevano”. Con queste parole il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato a Vinci, città natale del grande genio nel giorno della sua nascita.

L’artista Francesco Guadagnuolo rievoca Leonardo Da Vinci con due sculture “Leonardo adolescente: dal volo degli uccelli all’aeroplano” e l’altra “Il vero ritratto di Leonardo da vecchio”.

La prima scultura di Guadagnuolo  è ispirata all’adolescenza di Leonardo vissuto a Vinci (FI), attento all’osservazione della natura della campagna circostante dove egli trova straordinario il creato delle piante, delle rocce, degli animali e degli uccelli, con questo si comprende, la tanta importanza che ciò ha avuto nella formazione di Leonardo.

 

Descrivendo la seconda scultura di Guadagnuolo, l’artista vorrebbe mostrare il vero ritratto da vecchio di Leonardo Da Vinci. Dopo un’attenta analisi, il Mº Guadagnuolo è arrivato a questo ritratto avendo percorso diverse strade di studio che sono state portate avanti, da alti esperti con diverse interpretazioni del suo vero ritratto. Guadagnuolo lo concepisce all’interno di una valigia custode della memoria della vita di Leonardo, sopra la valigia, il ritrovamento ipotetico del suo teschio. Come detto, diversi studi sono stati compiuti per rilevare il vero aspetto di Leonardo Da Vinci e sono pubbliche poche opere ritraenti un uomo con barba che viene visto da alcuni studiosi come Leonardo Da Vinci.

Due opere ricche di significato per ricordare il genio di Vinci.

 

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