Dopo le celebrazioni di questa mattina, nel pomeriggio si è continuato a parlare di Menotti Garibaldi.
A Carano, infatti, si sono riuniti gli eredi del figlio dell'”eroe dei due mondi” per ricordarne la figura.
Sia come combattente, ricordando la spedizione dei Mille guidata dal padre Giuseppe, sia come pioniere.
È stato proprio Menotti Garibaldi a dare inizio alla colonizzazione dell’allora Agro Romano.
Un gesto che gli è costato la vita.
Proprio in queste zone contrasse la malaria che lo portò alla morte agli inizi del secolo scorso.
Un sacrificio che questa mattina la sua discendente Costanza Ravizza Garibaldi aveva ricordato, sottolineando come
“La sua battaglia contro la malaria non è stata persa.
Vedendo questi territori ricchi di ulivi e di alberi di kiwi, la sua non può che essere una grande vittoria”.
Durante l’incontro, dunque, la figura di Menotti Garibaldi è stata rievocata, inserendola nel contesto del Risorgimento italiano.
I presenti hanno anche potuto ammirare una rievocazione storica del periodo in cui venne creata la Nazione Italia.
L’Assciazione “Lo Scrigno”, infatti, ha realizzato dei costumi che sono stati indossati da alcuni dei partecipanti.
Le aziende agricole del territorio, inserite nel progetto “Aprilia in Latium”, hanno voluto dare il loro contributo in questa occasione.
Una giornata, quella che si è appena conclusa, che è stata sì all’insegna dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera.
Ma, nel territorio del Comune di Aprilia, è stata soprattutto la Giornata di Menotti Garibaldi.
Il più illustre dei nostri concittadini.
di Massimo Pacetti