Rafforzare il senso di appartenenza di una Comunità, passa anche attraverso la capacità di riscoprire le radici culturali delle componenti che fanno naturalmente parte del suo Dna.
Per questo l’Amministrazione Comunale ha scelto di rinvigorire e rafforzare il significato storico del gemellaggio tra Aprilia e Buja.
Nei giorni scorsi il Vicesindaco Vittorio Marchitti e l’Assessore alle Attività Produttive Carola Latini sono stati accolti dall’Amministrazione Comunale di Buja, il Comune friulano gemellato con Aprilia dal 1997, con in testa il Sindaco Silvia Maria Pezzetta, dal Presidente del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, Mauro Bordin e dall’Europarlamentare Elena Lizzi.
“Siamo onorati di aver potuto rinnovare il legame di fratellanza che ci lega a questa comunità – ha dichiarato il Vicesindaco Vittorio Marchitti. Ogni giorno cerchiamo di raccogliere la sfida di emulare il tenace spirito friulano, che fa parte del Dna di Aprilia, nata e cresciuta anche grazie all’impegno dei coloni friuliani. Un ringraziamento all’Amministrazione di Buja per l’accoglienza e a tutte quelle Associazioni che tengono viva la cultura e il significato stesso del legame con queste terre, con particolare riferimento alla sezione del Fogolar Furlan di Aprilia, presieduto dalla Dott.ssa Daniela Pimpinelli e all’Associazione Proiettiamo Aprilia, che promuove il Marchio Aprilia in Latium”.
“Un legame longevo unisce queste due Comunità – ha aggiunto l’Assessore alle Attività Produttive Carola Latini – che rivive attraverso la nostra storia, i nostri sapori e le nostre eccellenze. Lo scambio culturale passa anche attraverso la tavola, per questo in collaborazione con le Associazioni sottese al Marchio Aprilia in Latium, abbiamo voluto far conoscere ai nostri fratelli friulani i nostri prodotti tipici, in parte anche figli di questa terra. Voglio ringraziare la Dott.ssa Daniela Pimpinelli, Presidente della storica Associazione Fogolar Furlan e la Famiglia Cotterli, che tanto fieri delle loro radici territoriali e culturali, si adoperano per tener vivo il legame tra le loro origini e il territorio di Aprilia”.