Mercoledì 15 settembre si è svolta un’interessante escursione guidata in Aprilia, da un’idea scaturita all’interno del Dipartimento di Arti Grafiche, Musicali e Motorie dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Pascoli” ed organizzata dalla prof.ssa Rita Nuti, che ha avuto per oggetto la scoperta di alcuni episodi della ormai pluridecennale storia di questa città.
Il tutto è avvenuto lungo un articolato percorso iniziato all’interno del polo culturale ospitato all’interno dell’ex stabilimento dell’acqua Claudia: in quella sede, alla presenza di Gianluca Fanucci, assessore comunale alla Cultura, l’architetto Michele Magliocchetti, in rappresentanza dell’Assinarch Aprilia, e lo storico Giovanni Papi hanno presentato al prof. Ciro Scognamiglio, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “Pascoli” di Aprilia ed alcuni docenti di questa scuola, la mostra “Satricum e il Latium Vetus, il passato che aiuta a crescere il futuro”.
Al termine, i presenti si sono trasferiti in piazza Roma, dove la prof.ssa Federica Calandro ha parlato dell’aspetto originario della piazza ed anche delle opere realizzate da artisti locali, tra i quali Claudio Cottiga e Dino Massarenti, fuori e dentro la chiesa di San Michele, ed anche della statua dell’arcangelo, sul sagrato antistante. Altri bellissimi incontri attendevano i partecipanti nella vicina Piazza delle Erbe, dove la prof.ssa Francesca Cottiga ha rivelato alcuni commoventi passi della storia contenuta nel libro da lei scritto (“Anna ed Hermann, diario d’amore e di guerra”), e la signora Lietta, moglie di Pietro Nencini (il primo farmacista di Aprilia), ha rievocato alcuni episodi risalenti ai primi anni della storia di questa città ed anche della sua famiglia durante l’ultimo conflitto mondiale. Prima di lasciare la piccola piazza, ai docenti partecipanti sono stati donati alcuni libri scritti da Pasqualino Nuti e Pietro Nencini.
La passeggiata ha avuto un altro suggestivo momento nella vicina via Vico, dove i fratelli Alfredo e Pierluigi Menotti hanno mostrato l’interno di una grotta naturale, utilizzata per fungere da rifugio antiaereo durante i bombardamenti che la città dovette subire quando, durante il 1944, si trovò coinvolta nei combattimenti tra tedeschi ed Alleati a seguito dello sbarco di Anzio: in uno spazio che oggi sembra fin troppo ristretto potevano trovare riparo circa 40 persone.
Infine, il gruppo si è trasferito al parco Friuli, dove la presidentessa del comitato che lo gestisce, Fabiana Vincenti, insieme ad alcuni suoi collaboratori ha raccontato di come alcuni volenterosi cittadini si misero insieme per riuscire a realizzare l’area verde che è adesso un punto di riferimento non solo per il quartiere in cui è stato realizzato ma per l’intera città. Anche in questa occasione, grazie ad alcune foto storiche appese all’interno della sede del suddetto comitato, è stato possibile “dare un’occhiata” ad alcune fasi della storia di Aprilia: in particolare, il giorno dell’inaugurazione (29/10/1937) e l’espansione del centro abitato, a partire dal nucleo originario, durante i primi anni del secondo dopoguerra.