una vettura di serie a 170 cavalli e con un’autonomia di 160 km
Maurizio Bruera
Tramite la presentazione della BMW i3, il BMW Group proporrà entro l’anno una vettura di serie ad alimentazione elettrica che si qualificherà come “simbolo” di una mobilità nuova e sostenibile nell’ambiente urbano. La “i” sarà la chiave del futuro elettrico marchiato BMW, e se la i8 rimarrà probabilmente un lusso per pochi eletti, la compatta i3 potrà essere più alla portata delle nostre tasche. Il concetto che sta alla base di tale creazione, caratterizzato da un’architettura dell’automobile finora unica, non richiede solo l’utilizzo di materiali moderni e leggeri, ma anche l’introduzione di processi produttivi innovativi.
Tutta la meccanica è supportata da un telaio in alluminio, sul quale viene vincolata una cellula protettiva realizzata in pannelli di fibra di carbonio incollati fra loro. La carrozzeria, in plastica verniciata, viene a sua volta fissata al tutto per mezzo di collegamenti meccanici. A spingere la i3 sarà un motore elettrico, da circa 170 cavalli, posto sotto il baule e alimentato da batterie agli ioni di litio che, secondo la casa, sono capaci di assicurare fino a 160 km di autonomia e di non perdere più del 20 della loro capacità massima nell’arco di dieci anni di vita. Già nella produzione e lavorazione del materiale sintetico rinforzato con fibra di carbonio (CFRP), BMW dedica la massima attenzione alla tutela dell’ambiente e delle risorse naturali, nonché all’approvvigionamento elettrico realizzato con materie prime rinnovabili. A questo scopo, il BMW Group ha modificato i singoli passi dei vari processi, dalla produzione delle fibre al loro riciclaggio, come anche il riutilizzo dei materiali compositi. Per chi ha paura di rimanere “a secco”, ci saranno comunque servizi di assistenza che prevedono la ricarica “al volo” in caso di emergenza e la disponibilità, per un certo numero di giorni l’anno, di una vettura tradizionale, da usare per i grandi spostamenti. Inoltre, in un secondo momento, la BMW i3 sarà servibile anche in versione range extended: con un piccolo bicilindrico a benzina (che non sottrae spazio al baule) incaricato di “fare il pieno” alle batterie. Una soluzione, questa, destinata però solo alle emergenze: il serbatoio, posto al centro della vettura dietro l’asse anteriore, sarà di soli 10 litri circa. In entrambi i casi, le batterie si potranno comunque ricaricare da una comune presa elettrica grazie al cavo in dotazione (secondo la casa ci vogliono 8 ore) o mediante una wall box, che fa scendere il tempo di ricarica a 3 ore. In alternativa, nelle aree attrezzate si potranno sfruttare i punti di ricarica rapidi pubblici, capaci di far calare il tempo a soli 20 minuti.