Sabato 18 marzo, presso la sala San Marco della Curia vescovile, in Piazza Paolo VI a Latina, hanno prestato giuramento i giovani medici e gli odontoiatri della provincia di Latina. La manifestazione organizzata dall’ordine dei medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia presieduto dal dott. Giovanni Maria Righetti ha visto la partecipazione della presidente FNOMCeO Roberta Chersevani e del presidente CAO Nazionale Giuseppe Renzo oltre che del prefetto di Latina, Sua Eccellenza Pierluigi Faloni e del sindaco di Latina Damiano Coletta.
Particolarmente ricca la scaletta di questa edizione che si è aperta puntualissima alle dieci, sulle note dell’Inno d’Italia, intonato dalla banda musicale G. Rossini Città di Latina diretta dal maestro Alberto Amidei, per proseguire poi con la proiezione di “Latina: storia di un ospedale che non c’è più”. Il docufilm prodotto dall’ordine dei medici da un’idea del dott. Righetti, racconta la storia di un territorio che è nato e si è sviluppato intorno ad una postazione antimalarica. Bello l’apprezzamento del Prefetto Faloni che incoraggiando i ragazzi nella loro professione li ha invitati alla conoscenza perché ha sostenuto: “Solo avendo una precisa conoscenza di ciò che accade sul territorio, si può essere pronti ad intervenire in quella, che oltre ad essere una professione, è anche una missione”.
Non da meno il sindaco Coletta che invitando e spronando i ragazzi ad essere seri e coscienziosi professionisti, nel rispetto della vita, ha precisato che: “Il compito del medico non è dare più anni alla vita ma dare più vita agli anni”. Tema portante della manifestazione “Il recupero del ruolo sociale e politico della professione e l’orgoglio di essere medico” e, sull’orgoglio di essere medico, belle le parole del Presidente del Corso di Laurea di Medicina di Latina Carlo Della Rocca che ha elogiato i medici che operano in qualsiasi condizione “anche sul pavimento di un pronto soccorso, se ne va della vita di un paziente” e, sull’onda delle emozioni è stato premiato il dott. Italo Paolini, il medico di Arquata del Tronto che, con un team di collaboratori, ha attivato uno studio container aperto h24, per i due mesi di emergenza post terremoto, offrendo alla popolazione: “Soprattutto un punto fermo.
Per i terremotati, per chi aveva perso tutto, sapere che lì c’era il suo medico per parlare è stato un importante punto di forza”. Sul palco, a ritirare l’Esculapio d’argento, prima i giovani odontoiatri, iscritti al rispettivo albo nel periodo 2015/2017. I dati rilevati hanno registrato 26 iscritti dei quali, il 50% ha conseguito la laurea in Spagna e Romania. Esculapio d’argento anche per i giovani medici chirurghi. Degno di nota lo studio statistico presentato dalla dott.ssa Mariella Salomone, consigliera dell’Ordine, che ha rilevato le aspirazioni professionali di ciascun neo iscritto (specializzazioni, etc.) Per la prima volta dopo 10 anni non si è registrata una netta prevalenza di donne medico. Il 72% dei nuovi medici iscritti all’ordine, proviene dalla facoltà di medicina e farmacia dell’università la Sapienza di Roma, di cui la metà dal canale E del Polo Pontino. Caduceo d’oro invece per gli odontoiatri iscritti all’albo 30 anni fa, periodo in cui è stato istituito un albo separato da quello dei medici. Ed Esculapio d’oro anche per i Medici Chirurghi che hanno celebrato 40, 50 e 60 anni di carriera. Tutti hanno rinnovato la loro promessa professionale, al fianco dei giovanissimi che hanno giurato per la prima volta, impegnandosi a salvaguardare la salute dei cittadini.