“Le segnalazioni ci sono arrivate sin dal pomeriggio di ieri sera dai residenti, con le immagini di fumo.
I vigili del fuoco sono arrivati alle 18:00 e se ne sono andati alle 23:00 circa di domenica 3 settembre 2023. Operai con il “ragno” hanno svuotato le vasche e tirato fuori maleodoranti montagne di rifiuti, mentre altri con la manichetta continuavano a sparare acqua nelle vasche.
E non era odore di incenso, quello che ha invaso il quartiere di Sacida tra ieri ed oggi. La popolazione sentiva odori nauseabondi anche chiusa in casa. Senza contare i rumori.
L’Associazione Aprilia Libera torna a chiedere, per l’osservanza dei limiti imposti dalla legge, sia per le emissioni odorigene, che per i rumori e la sicurezza dei cittadini, l’installazione di centraline di monitoraggio e di nasi elettronici in prossimità di tutti gli impianti di trattamento rifiuti, che inspiegabilmente la Regione continua ad autorizzare in mezzo ai centri abitati, e l’attuazione del principio “chi inquina paga”, sia per le misure di prevenzione, controllo e riparazione dell’inquinamento causato, che per i costi dell’inquinamento per la collettività in termini di salute.
Eppure, non si capisce perché, nei servizi, nei comunicati e negli articoli dedicati a questo ennesimo incendio di rifiuti, ci si preoccupi solo del “dramma” della gestione dei rifiuti nella capitale, mai delle conseguenze sulla salute e la sicurezza della popolazione. Come se nella capitale vivessero gli umani e ad Aprilia i subumani!
Invitiamo i cittadini a compilare ed inviare al Sindaco di Aprilia il modulo di segnalazione degli odori per comunicare i disagi da miasmi. Anche ad Aprilia centro, oggi si sono avvertiti i miasmi di un incendio di materiale plastico. Abbiamo appreso che le autorità comunali stanno seguendo e monitorando la situazione a Sacida per contenere i danni e tutelare la popolazione e il territorio. Speriamo di vedere presto effetti concreti.”
Chiara Ruocco