L’ Ecomuseo Lazio Virgiliano ieri ospite ad Aprilia.

L’Ecomuseo Lazio Virgiliano ieri pomeriggio ospite dell’assessorato alla Cultura del Comune di Aprilia presso la sala consiliare “Luigi Meddi”.

 

L’Ecomuseo Lazio Virgiliano ieri pomeriggio ospite dell’assessorato alla Cultura del Comune di Aprilia presso la sala consiliare “Luigi Meddi”. Presente in aula oltre all’assessore alla Cultura Gianluca Fanucci anche Eleonora Piccaro del Csv Lazio.

La presidente dell’ecomuseo Piera Muzu Martis ed il coordinatore Giosuè Auletta hanno presentato, all’interno della rassegna “Mille e un autore”, la Guida alla Conoscenza del Paesaggio, percorso storico-didattico che ricalca lo “Sguardo della dea” sui territori laziali tra i quali quello apriliano dove ci sono, tra l’altro, straordinarie testimonianze archeologiche come la necropoli rupestre di Valle Carniera.


La posizione geografica del vasto Comune di Aprilia, tra due grandi bacini idrografici come quelli del fiume Incastro e del fiume Astura tra Roma e Latina, ha spiegato Auletta, deve essere finalmente riconosciuta come parte integrante del Lazio latino e virgiliano per l’effettiva valorizzazione, con itinerari turistici intercomunali, di un territorio attualmente fatto a pezzi da assurdi confini amministrativi. Il paesaggio apriliano è parte integrante dello sguardo della dea, cioè di quel territorio che si vede dall’alto del grande cratere del vulcano laziale guardando verso il mar tirreno: un grande teatro della natura e della storia. Fu il poeta Virgilio, duemila anni fa, a far conoscere questo paesaggio con lo sguardo della dea non solo nello spazio ma anche nel tempo…Un luogo può essere realmente conosciuto con una visione complessiva del suo contesto territoriale di appartenenza, cioè come parte di un tutto. Uno di questi luoghi è Aprilia che, fondata meno di 100 anni fa, appartiene ad un territorio con una storia antichissima”.

Il pomeriggio è stato arricchito da proiezioni di filmati e materiale fotografico in ausilio agli interventi dei relatori e da letture di Giorgio Silvestri e Tindara Lo Castro.

 

Chiara Ruocco

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