“In questa epoca di follia generale, in cui la Vita ha perso di qualsiasi valore e significato, chi si preoccupa della distruzione ambientale, del consumo di suolo, della sparizione degli habitat, della deforestazione, dell’estinzione, è un alieno, un disadattato. Solo unendoci a chi si prende cura del nostro Pianeta, quale casa di tutti, possiamo salvarlo. Ma vanno cambiati i paradigmi. Oro, platino, carbone, rotte per il contrabbando di droga, armi ed esseri uman: ecco i motivi dell’occupazione militare delle foreste del Chocò in Colombia, ecco il motivo per cui migliaia di indigeni sono deportati e assassinati. La rete dei Guardiani delle Foreste sta cercando di difendere chi difende le foreste.
In un atto di violenza che ha scosso la comunità nazionale e internazionale, Gabriel Marrugo, membro di spicco dell’Associazione dei Consigli Indigeni di Bajo Atrato (CAMIZBA), è sopravvissuto a un attentato il 26 marzo 2024. Marrugo, che è una voce fondamentale nella lotta per i diritti delle comunità indigene in Colombia, è stato vittima di un’imboscata e di un attacco mentre viaggiava con la sua scorta dell’Unità di Protezione Nazionale vicino alla comunità indigena di El 20. Nonostante sia stato colpito tre volte, un giubbotto antiproiettile gli ha salvato la vita, anche se uno dei proiettili è riuscito a colpirlo in petto. L’attacco contro Marrugo ha suscitato un’ampia condanna e ha messo in luce il prezioso lavoro di questo leader nella difesa delle foreste primarie e dei diritti umani delle comunità più vulnerabili in Colombia. Marrugo, che fa parte della rete dei Guardiani delle Foreste, ha svolto un ruolo cruciale nella promozione della pace e del rispetto dei diritti umani nel Bajo Atrato, lavorando a stretto contatto con collettivi e organizzazioni che si dedicano alla protezione ambientale e sociale.
Organizzazioni nazionali e internazionali, tra cui A Planeta, Lumaltik Herriak e il Collettivo Maloka, hanno espresso solidarietà a Marrugo, sottolineando che l’attacco è legato a interessi estrattivisti transnazionali e riflette i rischi che corrono i difensori dell’ambiente e dei diritti umani. Hanno sottolineato l’importanza del lavoro di Marrugo, che ha dedicato la sua vita a contrastare l’incuria dello Stato e la pressione dei gruppi armati sui territori indigeni, una lotta esacerbata dalla domanda internazionale di risorse naturali. Questo incidente si inserisce in un contesto più ampio di violenza contro gli attivisti indigeni in Colombia, dove ogni anno si registra un elevato numero di uccisioni di difensori dell’ambiente e dei diritti umani. Le organizzazioni firmatarie hanno esortato gli organismi internazionali e la comunità globale a intraprendere azioni concrete per proteggere gli attivisti e ritenerli responsabili.
Marrugo, affiliato al Movimiento Alternativo Indígena y Social (MAIS), ha dimostrato un impegno incrollabile per i diritti del suo popolo, gli Embera Dobidá, e delle comunità colpite dal conflitto e dallo sfruttamento nel Chocó. La sua resistenza sottolinea l’urgente necessità di garantire la sicurezza e il benessere di coloro che sono in prima linea per difendere il nostro pianeta e i suoi abitanti dallo sfruttamento e dalla violenza. Ora Marrugo è in Europa sotto protezione e ospite dei Guardiani delle Foreste; l’obiettivo, oltre che la sicurezza, è quello di diffondere notizie sulla situazione in Colombia delle comunità indigene e i pericoli che stanno correndo le foreste colombiane.
Chi vuole ospitare/sostenere il leader indigeno per incontri pubblici di divulgazione può contattare ecoistituto@resedaweb.org