“Condividiamo la preoccupazione di quanti temono che tale iniziativa possa ridursi ad un gesto simbolico, per questo è necessario far precedere la discussione in aula da una ricerca comune, pubblica e condivisa, di modalità concrete per far vivere sul territorio questo come altri provvedimenti di eguale portata. L’accordo di Parigi, la mozione “Plastic Free” (alla quale dovranno seguire necessariamente altre misure per attuarla), lo Sciopero mondiale per il futuro, così come la proposta di legge di iniziativa popolare promossa dall’ANCI per l’introdurre l’Educazione alla cittadinanza tra i banchi di scuola, rappresentano il terreno comune di alcune famiglie politiche che, seppur in piena ridefinizione, sono e rimarranno alternative al fronte sovranista e nazionalista.”
È certamente vero che “non c’è più tempo” e che “non c’è un pianeta B”, principio da estendere anche ad altri ambiti che colpiscono la persona umana e le sue fondamentali dimensioni, per questo ciascuno è chiamato alla responsabilità perché si realizzi un campo largo di forze democratiche, civiche, progressiste, di centrosinistra che abbia a cuore questi temi.
“Noi siamo subito disponibili a cominciare e sarebbe un peccato non farlo visto che con molti firmatari dell’iniziativa ci siamo ritrovati a sostenere la stessa lista unitaria nella quale si sono ritrovati candidati al Parlamento Europeo esponenti di diversa estrazione.”