Opel, nuovi motori in arrivo

Stanno arrivando tre famiglie di motori di nuova concezione

con 13 nuove unità entro il 2016

Maurizio Bruera

È tempo di cambiamenti in casa Opel. La General motors ha annunciato nuovi investimenti per il rafforzamento dei marchi Opel e Vauxhall che permetteranno di incrementare la flessibilità, la velocità e l’efficienza dell’azienda tedesca, grazie a nuovi strumenti e macchinari. Opel presenterà infatti tre nuove famiglie di motori e 13 nuovi propulsori tra il 2012 e il 2016, rinnovando l’80% della gamma. Nello stesso periodo l’azienda lancerà anche una serie di nuove trasmissioni. Il rinnovo inizierà delle motorizzazioni introducendo i motori 1.6 benzina e diesel, insieme alla seconda generazione di cambi a cinque e sei velocità, una trasmissione robotizzata, e saranno seguiti, verso la fine di quest’anno, da una nuova famiglia di motori benzina di piccola cilindrata. Tutte queste unità sono sviluppate per garantire prestazioni e fluidità ai vertici oltre che diminuire i consumi e le emissioni di Co2.

NOVITÀ PER I BENZINA

Nulla si sa della SGE(Small Gasoline Engine), se non che è stata sviluppata congiuntamente con la cinese Saic, debutterà nel 2014 e avrà cilindrate da 1 a 1,5 litri. Ora sappiamo che le varianti saranno 5 – 3 aspirate (1.1, 1.4 e 1.5) e 2 turbo (1.0 e 1.4) – e saranno prodotte anche negli USA dove anche la Ford ha introdotto da poco il suo EcoBoost 3 cilindri. La prima a beneficiarne in Europa dovrebbe essere la Adam, mentre per gli MGE(Midsize Gasoline Engine) l’1.6 litri è stato già presentato sulla Cascada nella versione da 170 cv e 280 Nm.

 

GASOLIO MADE IN ITALY

Gli MDE sono sicuramente i più interessanti per il mercato europeo e il primo esponente è l’1,6 litri che debutterà sulla Zafira Tourer il prossimo autunno seguito da un 2 litri, che sarà adottato prima di tutto dalla Cadillac ATS e dalle rispettive versioni biturbo. Tutto sviluppato da GM, è stato progettato in Italia presso il GM Powertrain di Torino diretto da Pierpaolo Antonioli. È in alluminio, lavora con pressioni interne di 180 bar, ha la distribuzione bi-albero 16 valvole, l’alimentazione common rail a 2.000 bar con iniettori a solenoide con 8 fori e fino a 10 immissioni per ciclo, condotti di aspirazione parzializzabili per migliorare la turbolenza ai bassi regimi e turbocompressore Borg Warner con turbina a geometria variabile che soffia a 1,7 atmosfere.

CAMBI RINNOVATI

Secondo General Motors le trasmissioni manuali saranno largamente maggioritarie in Europa anche nel 2019. La quota del manuale scenderà dal 68% al 64%, l’automatico con convertitore di coppia salirà dal 18% al 20%, la doppia frizione avrà l’11%, il CVT (cambio continuo) il 2%, mentre l’automatizzato sarà ridotto al lumicino. Quel che è sicuro è che GM avrà tutti questi tipi di cambi e tutti saranno concepiti per lo stop&start. Per i manuali, sono pronti un 5 rapporti per coppie fino a 130 Nm e un 6 rapporti fino a 235 Nm che adottano nuovi cuscinetti sferici al posto di quelli conici e a una nuova lubrificazione che prevede un serbatoio separato per variare il volume di olio all’interno del carter e l’adozione di lubrificanti a bassa viscosità.

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