Osservatorio sulla Sicurezza, al Culturaprilia si parla di radicalismo islamico

Aprilia – terrorismo: dibattito interessante sulla situazione della città alla luce dei recenti fatti di cronaca.

Questa mattina, intorno le 9:30, presso il nuovo polo Culturaprilia, si è riunito l’Osservatorio sulla Sicurezza e la Legalità. Tema all’ordine del giorno Aprilia – radicalismo islamico. Pochi i presenti alla riunione pubblica (il numero dei membri dell’osservatorio non è arrivato alla decina): hanno compensato i convenuti, accorsi in molti per assistere e prendere parte al dibattito. La riunione è stata aperta dal Presidente dell’Osservatorio, Bruno Jorillo, il quale ha sinteticamente riassunto i fatti di cronaca che, in questi ultimi tempi, hanno accostato Aprilia alla questione del terrorismo islamico.

“Aprilia è sicuramente una città che non presenta problemi con gli immigrati e non registra grossi fenomeni di intolleranza. Abbiamo purtroppo appreso che due terribili terroristi, Anis AmriAhmed Hanachi, hanno transitato sul territorio apriliano e che uno dei due, il killer di Marsiglia, vi abbia abitato per diversi anni. Le indagini – ha detto Jorillo – delle forze  dell’ordine hanno accertato che non esisterebbe alcun legame tra Amri e Hanachi e neanche con i 4 irregolari espulsi di recente. E’ da escludere l’idea che esistano canali di reclutamento ad Aprilia”.

La parola è poi passata al Sindaco Terra il quale ha ribadito l’importanza dei controlli, da effettuare in maniera capillare su tutto il territorio apriliano (a tal proposito sono state ricordate le difficoltà in cui incorrono Carabinieri e Polizia per via della vastità del suolo comunale). Il primo cittadino ha infine ricordato l’importanza dell’integrazione, tematica sulla quale si è voluta esprimere anche Sihem Zrelli, presidentessa dell’Associazione La Palma del Sud: “Noi extracomunitari consideriamo l’Italia come una seconda patria. Condanniamo ogni forma di estremismo religioso, siamo musulmani, non fanatici. Invito a non generalizzare sulla questione”.

di Jacopo Cascone

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