E’ stato il caos, ieri pomeriggio, nella sede municipale di Torino, mentre era convocato il Consiglio Comunale, quando è stato recapitato a palazzo un pacco bomba indirizzato al sindaco Chiara Appendino. Il plico, contenente un ordigno rudimentale, è stato disinnescato dagli artificieri prontamente intervenuti, ma l’atto gravemente intimidatorio ha preoccupato non poco la Questura del capoluogo piemontese. Poteva esplodere e fare male.
Anche dall’area pontina, così come da tutta Italia, sono arrivati messaggi di solidarietà e attestati di vicinanza nei confronti della sindaca Appendino, che stante alle prime ipotesi investigative sarebbe stata oggetto di questa vergognosa azione intimidatoria di stampo anarchico dopo la decisione di far sgomberare lo scorso 7 febbraio un centro sociale torinese.
Il sindaco di Rocca Massima Angelo Tomei, che recentemente ha collaborato con Chiara Appendino all’Anci, ha espresso parole di amicizia e vicinanza alla collega torinese. “Massima solidarietà – ha detto Tomei – alla collega sindaco Chiara Appendino per il vile atto intimidatorio subito. Sì al confronto dialettico, anche forte. Sempre no alla violenza”.