PD e Azione contro la politica della maggioranza nei confronti di Acqualatina

PD e Azione su Acqualatina: “dal Sindaco Principi fumo negli occhi per i cittadini, nessun cambio di passo per la città”

Dopo oltre 16 ore di assenza dell’acqua su tutto il territorio cittadino nella giornata di mercoledì 12 giugno, il Sindaco Principi -cominciano così Alessandro Cosmi del PD e Lorenzo Rossi di Azione- evidentemente sotto pressione rispetto all’emergenza che i cittadini stavano soffrendo in quel momento, ha incontrato i “vertici” di Acqualatina ma la comunicazione e la presa di posizione del primo cittadino sono state una toppa peggio del buco.
Davanti ad un disservizio di tale portata ci saremmo aspettati una presa di posizione chiara e netta, anche dura politicamente parlando.


Ovviamente tutto ciò non è stato possibile: il Sindaco Principi, dipinto negli scorsi mesi come il “regista” dell’operazione Acqualatina (prima l’ingresso nell’ufficio di presidenza dell’EGATO4 e poi la posizione determinante nel rinnovo del Consiglio di Amministrazione), è pienamente coinvolto nelle dinamiche politiche e partitiche che riguardano la governance del gestore.

La sua “strategia” ha posto il Comune di Aprilia in una posizione di debolezza rispetto alla necessità di dialogo o di richieste verso il gestore, il suo trincerarsi dietro il “cambio di passo” che avrebbe portato benefici alla città è stato presto smentito dai fatti al ne(o di riparazioni o sostituzioni, non assistiamo a nuovi investimenti per il servizio idrico nella nostra città (se non progettualità che vengono dal passato) e anzi ad oggi, per pura casualità, la situazione sembra essere solo peggiorata.
Il disservizio ha investito famiglie, scuole, tutte le attività produttive e ha alimentato un forte malcontento verso Acqualatina che, in questa nuova forma “monocolore” che la caratterizza dallo scorso aprile, appare un interlocutore verso cui l’Amministrazione di Aprilia subisce le scelte e non ha la forza di rispondere o fare richieste con forza e determinazione. Certe situazioni vanno programmate e organizzate per creare il minor disagio possibile alla comunità, la toppa peggio del buco nei giorni successivi, con un banale “non dovrà più accadere”, lascia l’amaro in bocca e la sensazione di una amministrazione politicamente debole.
La nostra battaglia verso il cambio di rotta nella gestione del servizio idrico- concludono i segretari dei due partiti– continuerà in tutte le sedi e con la determinazione politica che questa maggioranza non ha.”

 

Chiara Ruocco

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