Accordo Rida-Ama, uno scandalo

Smaltire i rifiuti della capitale è un lusso che non possiamo permetterci, sostiene il consigliere Carmelo Terzo

E’ stato un fulmine a ciel sereno la notizia di un imminente accordo tra Rida Ambiente e Ama Roma, per lo smaltimento dei rifiuti della capitale nell’impianto di Aprilia. I primi segnali di dissenso sono arrivati dall’opposizione, che non gradisce affatto questa scandalosa intesa. A tal proposito il consigliere Carmelo Terzo ha voluto manifestare il suo disaccordo per questa vicenda: “E’ uno scandalo. In questo modo la città di Aprilia verrebbe ulteriormente degradata e l’Amministrazione non può girarsi dall’altra parte, anzi è necessario che si faccia carico di questo problema. La questione è molto grave e per questo che auspico la stessa mobilitazione che ci fu in passato, messa in atto dall’attuale Assessore all’Ambiente, per ostacolare la costruzione della Turbogas.

terzo

In questo momento la priorità è tentare di bloccare l’accordo tra le due parti, Rida Ambiente e Ama Roma. Aprilia non può diventare la pattumiera della capitale, è un lusso che non ci possiamo permettere ed i residenti della zona, che attualmente stanno prendendo posizione sulla situazione poco gradita relativa ai forti miasmi, che provengono dalla stessa Rida e dagli scarichi degli automezzi che transitano su quelle stesse strade, come potremmo pensare che accettino questa intesa? Far recapitare alla Rida una quantità di rifiuti di gran lunga superiore rispetto a quanto ne smaltisce al momento, significherebbe impoverire la città di Aprilia ed andare contro le esigenze dei cittadini. La preoccupante scelta di smaltire i rifiuti alla Rida, potrebbe comportare una decadenza ed un impoverimento della maggior parte dei cittadini a favore di un possibile arricchimento di pochi. Soprattutto un impoverimento in termini di salute e perciò che l’amministrazione ha il dovere di muoversi immediatamente, manifestando sentimenti di amore verso questa città”.

E’ vero che la Rida Ambiente e Ama Roma sono aziende private ed è altrettanto vero che possono stipulare un accordo tra le parti, favorendo in egual modo il proprio lavoro. Ma in tempi passati, quando centinaia di persone venivano mobilitate a partecipare e manifestare contro la costruzione della Turbogas, non era anch’essa un’azienda privata?

Melania Orazi

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