“Una gestione sciatta, carica di errori macroscopici di cui ieri è andato in scena l’ultimo atto. Una gestione che non tiene conto delle necessità delle fasce deboli e che sempre contro quella fascia di reddito si scaglia“, il Consigliere Comunale di Opposizione illustra il suo voto contrario alla delibera discussa al secondo punto dell’ordine del giorno del consiglio comunale: Adozione aliquote addizionale comunale all’imposta sul Reddito delle Persone Fisiche.
“Al di là dell’errore di battitura, dovuto alla sciatteria, poiché non voglio credere che il dirigente del settore Finanze non conosca il principio della progressività dell’imposta, avendo egli una laurea in Economia e Commercio – spiega il consigliere Porcelli – quella differenza dello 0,01%, portata ieri in aula per una modifica richiesta dal Mef nasconde ben altre insidie per la tenuta dei conti di questa maggioranza. Andando a rileggere la precedente delibera, quella che in sostanza si annullava (la delibera di consiglio n. 44 del 30 luglio scorso) si giustificavano gli aumenti con la previsione di un taglio del Fondo di solidarietà di ben due milioni di euro. In realtà andando sul sito www.finanzalocale.interno.it e digitando nella sezione pagamenti la voce il Comune di Aprilia, scopro che la cifra che è invece entrata nelle casse di Piazza Roma per il 2015 ammonta a 5.800.000 euro, ovvero un milione di euro in più rispetto a quelli stimati in delibera. Insomma pur avendo avuto un milione in più a disposizione, nell’atto di modificare la delibera l’amministrazione Terra non ha trovato la maniera di rivedere le aliquote tutte e alleggerire il carico tributario alle fasce di reddito più colpite da questa manovra, ovvero quella dai 15 milioni di euro annui in su. Nonostante questo fosse molto chiaro in delibera, in consiglio comunale l’assessore ha replicato giustificandosi con altre voci, mentre nell’atto si parla chiaramente di fondo di solidarietà. Insomma, un bailamme di sciocchezze“.
“Francamente da un assessore preparato come Mastrofini mi sarei aspettata una risposta più convincente – osserva la consigliera Porcelli – mentre le scuse balbettate in consiglio mi fanno pensare che molti degli errori siano dovuti alla sua scarsa presenza in Comune e ad un carico di lavoro troppo concentrato sul dirigente che, evidentemente, non riesce a svolgere serenamente il proprio compito e la sfilza di errori commessi ne sarebbero la dimostrazione. Non si spiega, infatti, anche la risposta data dall’assessore in merito alla scelta del componente, contestato dal Tar, della commissione giudicatrice della gara sui tributi: secondo Mastrofini la scelta ricaduta sul capo di Gabinetto del Comune di Genzano sarebbe stata assunta dal dirigente alle Finanze e suffragata da diverse sentenze del Consiglio di Stato, sentenza scoperta per caso ieri mattina. Vale la pena ricordare come, anche da quando è stata cambiata l’assistenza legale per la pubblica amministrazione, il Comune non ne ha più indovinata una“.
“Eppure il Comune di Aprilia – conclude il consigliere Porcelli – vanta nel suo organico figure dirigenziali e apicali che avrebbero potuto benissimo sostenere quel ruolo. Non si spiega come mai invece la scelta sia andata a ricadere su un dirigente di un altro Comune: come è maturata questa scelta in virtù del fatto che il capo di gabinetto del Comune di Genzano non possiede una competenza specifica in materia di tributi? Forse qualcuno all’interno della pubblica amministrazione conosceva già la dirigente? A volte dietro a certi insignificanti elementi si nascondo tristi presagi: Comune limitrofo a quello di Genzano è quello di Ariccia, dove la società Ica Tributi svolge l’esattoria comunale, solo un ponte le unisce: ed è detto il ponte dei suicidi“.