Questa mattina si è svolta la conferenza stampa di Lega e Fratelli d’Italia, dove i Consiglieri La Pegna e Boi hanno voluto incontrare i giornalisti per discutere di alcune questioni riguardanti la Progetto Ambiente.
“Questo è un percorso che io e il collega Boi abbiamo portato avanti e che ha accumunato i nostri portati per quanto riguarda quella che noi consideriamo essere un’anomalia per le procedure degli affidamenti dei mezzi a noleggio della Progetto Ambiente. Procedure che noi riteniamo essere assolutamente irregolari. L’esigenza è nata dalle continue interrogazioni fatte in Consiglio e le risposte insufficienti. Oggi vogliamo raccontare nel dettaglio certe irregolarità.”.
La parola è poi passata al Consigliere Roberto Boi, che ha spiegato dettagliatamente le perplessità suscitate dalla questione:
“Su questo caso, scoppiato grazie ad un’indagine giornalistica, abbiamo voluto dare la possibilità all’Amministrazione di spiegare cosa fosse realmente successo. Dopo quasi un anno, non essendoci pervenuta una risposta ben precisa, siamo stati costretti a presentate un esposto alla Procura della Repubblica di Latina e anche a quella di Perugia (che comanda giuridicamente sull’Italia centrale), poiché già in diverse occasioni Latina non ha raccolto le nostre richieste. In Consiglio Comunale il Sindaco non ha risposto con chiarezza alla domanda sull’affidamento diretto di alcuni servizi sopra la soglia prevista, che era di 40.000 euro nell’arco di un anno. Per esempio, alla One Group sono stati dati 600.000 euro nel 2018, spacchettati sotto i 40.000: qui è apparsa tutta la malafede dell’Amministrazione, perché il voler spacchettare il compenso rimanendo sotto la soglia prevista all’epoca dimostra l’aver studiato bene la situazione. A nostro parere anche la Progetto Ambiente avrebbe dovuto fare uno studio sull’utilizzo dei soldi dei cittadini: qui si manifesta anche l’incapacità amministrativa della Progetto Ambiente. Questi interrogativi sono stati elusi dal primo cittadino in Consiglio Comunale. L’Amministrazione farebbe bene a non pronunciare più la parola ‘trasparenza’”.
Altra questione su cui si è soffermato Boi è stata la questione dell’aumento della Tari: a tanti cittadini sono arrivate bollette esorbitanti nonostante Aprilia effettui raccolta differenziata al 70%. Questo aspetto è nettamente in contrasto con quanto promesso dall’Amministrazione, che aveva dichiarato che fare bene la differenziata avrebbe comportato bollette meno salate.
A conclusione dell’incontro il Consigliere La Pegna ha voluto porre l’accento anche sulla questione del concorso pubblico della Progetto Ambiente, su cui scoppiò il caso delle prove d’esame falsate: zero risposte o risposte eluse dall’Amministrazione. Su questa questione subentra anche il fatto che coloro che sono risultati vincitori per un certo posto di lavoro, per esempio come caricatori, poi vengano assunti negli uffici amministrativi o cimiteriali.
Federica Zecchi