Per le famiglie apriliane nuovi aumenti in vista sul versante del servizio idrico dalla gestione Acqualatina. Con la proposta di deliberazione n.6 avente ad oggetto “adozione dell’istanza di aggiornamento tariffario del Gestore dei Servizi Idrici dell’ATO 4 – Procedura ai sensi dei commi da 5 ad 8 dell’articolo 5 della Deliberazione AEEGSI n° 643/2013/r/2013” la conferenza dei sindaci dell’ente d’ambito territoriale ottimale n. 4 Lazio meridionale – Latina è chiamata ad adottare l’aggiornamento della tariffa del servizio idrico integrato applicabile dal gestore società Acqualatina s.p.a. per gli anni 2014 e 2015.
“Per il biennio 2014/2015 – spiegano Alessandro Mammucari, segretario unione comunale Pd, Tiziano Anderlini, presidente del circolo Aprilia Centro del Pd, Marco Sacchetti, presidente del circolo Aprilia Borghi del Pd – vengono previsti aumenti sull’utenza idrica pari del 6,98 % per l’anno 2014 e del 7 % per l’anno 2015 con l’ennesimo salasso per le famiglie apriliane che hanno già subito per effetto del bilancio approvato dalla maggioranza Terra aumenti sul fronte della TASI, IMU, TARI e mensa scolastica. Sul tema del bene acqua per troppo tempo i partiti hanno tardato ad avviare una vera riflessione sulle migliori modalità gestionali di un bene importantissimo per la nostra sopravvivenza che deve essere escluso da qualsiasi forma di profitto e di sperpero.
L’aumento della gestione Acqualatina non trova analogo riscontro sul piano degli investimenti e miglioramenti degli impianti idrici. Da quanto emerge dalla lettura del piano economico finanziario gli investimenti previsti nel territorio
Aprilia sono pari per l’anno 2014 ad euro 891.000,00 e relativi alla ristrutturazione dell’impianto di depurazione di via del Campo, laddove altre città come Latina riceverà oltre 2.000.000,00 di euro di investimenti. Gli aumenti tariffari proposti e la relativa tariffa richiesta per il servizio idrico riflettono una struttura dei costi e degli utili da garantire ai soci, in primis quello privato, squilibrata sul versante della parte corrente che non è in grado di progettare quegli investimenti necessari per migliorare l’efficacia e l’efficienza del servizio idrico, amplificando il numero di utenti serviti e riducendo il livello di dispersione.Colpisce – continuano – l’assenza di qualsiasi rischio d’impresa posto a carico del socio privato a cui vengono garantiti utili consistenti, e soprattutto, non viene richiesto alcun intervento sul profilo degli investimenti, da realizzare con proprie risorse, che comunque si è impegnato a realizzare in sede di aggiudicazione dell’appalto. Infine, – concludono – è il testo del deliberato che smaschera il bluff della proposta del sindaco di Latina sull’utilizzo dell’utile d’esercizio dell’anno 2013 che non viene utilizzato per l’abbattimento delle tariffe (cosa peraltro non possibile) che pertanto non beneficeranno di 8.000.000,00 di euro per la loro riduzione, ma solo di una cifra molto più modesta e pari ad euro 700.000,00″.