Il prossimo 5 dicembre l’Assessore alle Finanze Roberto Mastrofini esporrà tutti i calcoli fatti dall’ufficio tributi riguardo la Tari 2018 nel Comune di Aprilia in una conferenza stampa.
Dopo il PD, però, anche due meetup del Movimento 5 Stelle esprimono dubbi su quanto previsto per la riscossione del prossimo anno.
Le perplessità di Grillini e Pentastellati non riguardano però le autorimesse, messe sotto la lente di ingrandimento dal Partito Democratico.
Piuttosto i due meetup si concentrano sulla base imponibile della Tari:
“Nel regolamento TARI approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 15 del 28/04/2016 – ricordano i due gruppi – all’art. 4 è previsto che la base imponibile sia l’80% della superficie catastale.
Ad esempio: se si prende una visura catastale, si può notare che riporta due tipi di superficie.
Ovvero, la superficie totale e la superficie delle aree coperte, escludendo quindi verande e balconi.
La legge 201 del 2011 all’art. 4 prevede che la tassazione escluda le aree scoperte pertinenziali o accessorie dell’abitazione.
Così come le aree comuni dei condomini.
Ne consegue, che la Tari andrebbe calcolata sull’80% della superficie catastale escluse le aree scoperte.
Purtroppo ci siamo imbattuti anche in bollette in cui veniva calcolato il 100% della superficie totale.
E questo porta, al cittadino poco attento, un aumento minimo del 20%, nel caso in cui l’immobile non sia dotato di verande e balconi.
Per un immobile dotato di aree scoperte, ad esempio 200 mq di superficie totale e 100 mq di superficie escluse le aree scoperte, l’aumento potrebbe arrivare al 120%.
Di questo abbiamo chiesto all’Onorevole L’Abbate, nostro portavoce in Parlamento, di presentare un’interrogazione al MEF, da cui attendiamo una risposta.
L’anomalia sui metri quadrati è stata riscontrata spesso per i villini, ma meno spesso per appartamenti.
Invitiamo quindi l’Assessore di competenza, in occasione della conferenza stampa, ad esprimersi in merito a questa anomalia“.
di Massimo Pacetti