Niente dialogo tra Aprilia in Prima Linea ed Amministrazione sui migranti.
In realtà Sabrina Esposito Montefusco ed Emanuele Campilongo, rispettivamente Presidente e Coordinatore del Movimento, non hanno intenzione di dialogare su nessun argomento con l’attuale maggioranza.
Dopo l’apertura proposta ieri da Piazza Roma, oggi arriva la chiusura di APL, che invita anche altri movimenti a fare altrettanto:
“Appoggiamo pienamente – affermano da APL – le parole espresse da Cpi.
E consigliamo agli amici della tartaruga frecciata di rispedire al mittente l’invito ad un dibattito pubblico.
Il quale non solo è tardivo ed inutile, ma che puzza di mera propaganda per di più a decisioni già prese.
Infatti l’Amministrazione solo ora cerca di comunicare le proprie scelte.
Solo dopo aver già votato lo Sprar ed aver fatto entrare Aprilia nell’inferno del meccanismo della “grande sostituzione” e dell’immigrazione di massa.
Come nel caso delle costruzioni, prima ci si assicura il sostegno delle potenti lobby e cooperative esistenti sia nel settore dell’edilizia che dell’immigrazione, e poi si dialoga.
O meglio, si fa finta di farlo.
Il confronto pubblico andava fatto prima, noi lo diciamo ormai da qualche mese.
E non ora a pochi mesi dalla scadenza elettorale.
Chi prima ha follemente votato lo Sprar ora cerca solo una vetrina dove giustificare tale scelta.
E rinvigorire la propria zoppicante immagine in vista delle elezioni.
In tutti questi anni le critiche, le proposte e le sottolineature fatte da chi come noi è stata opposizione a questa maggioranza, sono state puntualmente trattate con la solita arroganza e strafottenza.
Invece sull’immigrazione, come sulla tutela dell’ambiente, le decisioni sono sempre state prese senza alcun coinvolgimento delle opposizioni.
Sia di quelle rappresentate in Consiglio che di quelle fuori dal palazzo come noi.
Quindi le richieste di dialogo tardive e interessate se le tengano strette.
A noi non interessano”.
Non poteva poi mancare un affondo sul tema caldo di questi giorni, ovvero le famose “colate di cemento”.
Anche Aprilia in Prima Linea, infatti, si schiera contro i nuovi progetti che l’Amministrazione vorrebbe mettere in cantiere.
Anche perché, secondo la valutazione di Montefusco e Campilongo, la cittadinanza non ne trarrebbe giovamento.
Anzi, si andrebbero solo ad aggravare le economie dell’Ente:
“Dopo l’ennesima colata di cemento approvata su Via Enna – affondano da APL – abbiamo avuto l’ennesima riprova di come questa maggioranza si “regga in piedi” grazie alle cubature.
Piuttosto che sui programmi tanto sbandierati.
Abbiamo assistito anno dopo anno alla riduzione della cosiddetta zona F2 (servizi alla comunità) a beneficio di sempre più cemento e inutili palazzi.
Ma anche al pasticcio di Casello 45.
Qui si è giunti addirittura a rendere prigionieri 2.000 cittadini.
Ed è andata in scena l’evidente rappresentazione di come, agli occhi di chi governa questa città, non siano priorità gli interessi della comunità ma le costruzioni.
Addirittura con un aggravio per le casse pubbliche che poteva tranquillamente essere evitato“.
di Massimo Pacetti