APL ha ufficializzato il suo programma elettorale in vista delle Comunali 2018.
Ieri al bar Friends c’era tutto lo “stato maggiore” del movimento: la Presidente Sabrina Esposito Montefusco, il coordinatore Emanuele Campilongo, il responsabile economico Fabrizio Di Carlo e quello della sicurezza Daniele Ippoliti.
Aprilia in Prima Linea ha ribadito la sua disponibilità a sedersi attorno ad un tavolo con le altre forze della destra Apriliana.
Ma con dei paletti ben delineati
“Non siamo disposti – ha affermato Emanuele Campilongo – a marmellate indistinte con il solo obiettivo di vincere le elezioni.
O alla costruzione di coalizioni dove dentro ci sta tutto e il suo contrario.
Compresi personaggi bolliti o collusi con l’odierno sistema di potere al governo della città.
Noi abbiamo una identità forte e chiara, e non siamo disposti ad annacquarci per nessun motivo.
Se ci sarà posto per i temi a noi cari in una coalizione guidata da un uomo di spessore, un federatore, un uomo al di sopra delle segreterie dei partiti, allora noi daremo il nostro contributo.
Altrimenti siamo pronti alla corsa in solitaria e siamo certi di riscuotere molti consensi”.
Al tavolo ha partecipato anche il Senatore Francesco Aracri.
Il suo contributo, stando a quanto scrive in una nota il movimento, è stata
“una lucida ed interessante analisi politica, che dall’ambito nazionale arrivava al locale.
Esortando Apl ad insistere con la costruzione di una “filiera di collegamento” con le altre istituzioni come Regione e Parlamento.
E a scegliere con attenzione i propri uomini attraverso una precisa strategia di sostegno e valutazione dei propri aderenti e candidati”.
Altro impegno forte preso da APL in vista delle elezioni 2018 è quello di riportare la politica ai suoi obiettivi primari:
“Noi – assicurano – vogliamo andare controcorrente.
Riproponendo il primato della politica e dei programmi, di fronte ai personalismi e ai giochi e alle alchimie della vecchia politica.
Il nostro obiettivo è un cambio netto e radicale di amministrazione per Aprilia.
Bisogna scardinare quel sistema di potere che sta a sostegno della sciagurata esperienza della Giunta Terra.
Che per noi rappresenta la parabola peggiore della storia recente della nostra città.
Apl presto avrà una sede fisica, che sarà un centro politico culturale moderno.
Ma con radici nella tradizione più nobile della politica, quella che educava gli uomini e mirava alla formazione culturale dei militanti“.
di Massimo Pacetti