Nonostante le rassicurazioni del Sindaco sulla prontezza del Comune nel recepire le disposizioni della Asl sull’eventuale disinfestazione da effettuare sul territorio apriliano, Aprilia in Prima Linea non si fida.
Il coordinatore del movimento, Emanuele Campilongo, aveva già chiesto di intervenire con prontezza per prevenire eventuali contagi.
Ora, dopo che anche l’Assessore all’Ambiente ha spiegato le procedure da seguire, la richiesta di disinfestazione a tappeto torna più forte di prima.
Anche perché, secondo Campilongo, la maggioranza si starebbe distraendo con altre questioni che poco hanno a che fare con il caso Chikungunia:
“Dopo aver letto le sconcertanti dichiarazioni del Sindaco di Aprilia – afferma Campilongo – non possiamo non prendere nuovamente la parola sul tema dell’emergenza legata alla zanzara Chikungunya.
Tali dichiarazioni appaiono frutto o di sottovalutazione dilettantesca o distrazione.
Visto l’avvicinarsi di appuntamenti come la kermesse pre elettorale della maggioranza oppure della festa di S. Michele.
O ancora peggio, frutto dell’influenza nefasta di una componente minoritaria interna alla maggioranza con simpatie “complottiste”.
È alquanto ridicolo vedere ciò che non c’è.
E allo stesso tempo ignorare gli appelli e le indicazioni provenienti anche da organismi internazionali come OMS.
I quali sull’Italia, e in particolare sul Lazio, stanno convogliando la propria attenzione spingendo all’azione e alla prevenzione.
Riteniamo doveroso sottolineare nuovamente che ad Aprilia è necessaria una immediata disinfestazione a tappeto sia di tipo “larvicida” che “adulticida”.
Poiché confinante con l’epicentro del focolaio epidemico.
Con buona pace dei “talebani dell’ambientalismo da salotto” tanto attenti ai rischi che non ci sono.
Mentre erano distratti quando la città veniva vandalizzata e stuprata dai “signori della monnezza”.
Il Consigliere Regionale Fabrizio Santori ha immediatamente appoggiato la nostra richiesta.
Presto, noi di Apl, attraverso i nostri referenti politici nazionali, cercheremo di svegliare dal torpore la maggioranza al governo della città.
E di riportarla a sintonizzarsi celermente sulle esigenze primarie della popolazione.
Ovvero la tutela della salute e dell’incolumità pubblica.
È assurdo attendere che si arrivi al primo caso di contagio per agire.
Come dice una famosa pubblicità, prevenire è meglio che curare“.
di Massimo Pacetti