Il movimento “Aprilia in Prima Linea”, con una missiva a firma di Sabrina Esposito Montefusco e di Emanuele Campilongo, ha informato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di alcune situazioni presenti sul territorio, azzardando anche un paragone sullo status “post-bellico” di alcune infrastrutture.
Oltre alla nota, il segretario Campilongo illustra: “Abbiamo ritenuto opportuno e doveroso effettuare questa forzatura e siamo coscienti del fatto che essa può essere interpretata come una provocazione politica fine a se stessa ma, in pratica, non lo è affatto. Non ce ne voglia il Presidente, ma attraverso quest’atto vogliamo evidenziare come la nostra città e il territorio circostante, vive in uno stato di “post calamità” vero e proprio, e l’origine sta nella gestione dell’Amministrazione Terra. Lo stato indecoroso delle periferie e anche del centro urbano lo testimonia. Al contempo, la calamità politica si estende anche alla presunta opposizione – soprattutto di centro destra, degno specchio della politica nazionale – dove manca un progetto alternativo serio di governo della città che sia in discontinuità del passato, fatto di personaggi ormai bolliti e di ricette politiche liberiste ormai palesemente fallimentari”
“Tornando al discorso di base, non abbiamo fatto altro che dire ciò che tanta gente ha sempre pensato cioè che, invece di affidare attraverso le solite procedure al “massimo ribasso” i lavori pubblici a ditte private che troppo spesso altro non sono che partite di giro elettorali, sarebbe meglio impiegare i nostri straordinari soldati con la loro professionalità, che rimane altissima nonostante siano costretti ad ubbidire e chinare il capo di fronte a scelte politiche frutto del pensiero debole partorite da piccoli uomini. Essi troppo spesso vengono mandati in teatri ad alta pericolosità per tutelare gli interessi di altri e mai del popolo italiano, siamo certi che loro sarebbero straordinariamente contenti di poter dragare i fiumi, pulire gli argini, costruire ponti e infrastrutture per la nostra popolazione invece di fare la guardia agli interessi americani nel mondo. Aprilia in Prima Linea – conclude Campilongo – ha una proprio progetto, piacevole o meno ma lo ha, non abbiamo bisogno di contenitori elettorali o di bollini di approvazione da parte di nessuno, andiamo avanti per la nostra strada con coerenza e coraggio“.