Aprilia in Prima Linea non ci sta ed accusa l’Amministrazione per la cattiva gestione della differenziata e di quella “abusiva” adottata da famiglie di origine rom.
APL tramite la voce del Presidente, Sabrina Esposito Montefusco e del Segretario, Emanuele Campilongo, parla di una città in continua involuzione e con il tempo sempre più invasa dai rifiuti, in una politica – sostengono gli stessi – a favore più delle lobby che della cittadinanza:
“Siamo veramente stupiti – nonostante di sicuro non ci si può tacciare di aver accordato del credito all’Amministrazione Terra – dalle dichiarazioni rilasciate dall’Assessore Lombardi, circa lo stato vergognoso e indecente in cui versa la nostra città. Che esiste un problema legato alla sporcizia e al degrado, ormai è evidente non solo in periferia – ove ha raggiunto livelli ultra emergenziali – ma anche in pieno centro.
I cittadini sono costretti a vivere in uno stato di totale abbandono che inevitabilmente alimenta il sentimento di rabbia e di scollamento verso il territorio e le sue Istituzioni aumentando, se ancora possibile, la sensazione che Aprilia sia ormai vocata a divenire una pattumiera a cielo aperto.
L’Assessore ha avuto il coraggio di fare dichiarazioni sul comportamento dei “padri di famiglia della media borghesia” – ignorando che tale classe sociale è sempre più impoverita dalle politiche perpetrate dai suoi referenti politici – continuando imperterrita, nella sua buonista e irritante attività esclusivamente ideologica, arrivando addirittura a lodare l’operato delle bande di rom che rovistano nei cassonetti spargendo rifiuti ovunque. Tutto ciò in nome di una presunta attività di “educazione alla raccolta differenziata”, che altro non è se non uno scempio utile solo forse ad alimentare l’economia sommersa.
Infatti, l’Amministrazione fa finta di non vedere che esiste ormai un problema grave di convivenza e d’integrazione legato all’attività di raccolta abusiva dei rifiuti nei cassonetti da parte di bande organizzate di rom, che agiscono su tutto il territorio comunale rendendo ancora più indecenti le condizioni delle nostre strade. Da contraltare a questa impunità c’è che i cittadini dovranno pagare tasse sui rifiuti sempre più alte, sorbirsi una città sempre più sporca e allo stesso tempo anche i pistolotti politically correct della Lombardi. Inoltre l’Amministrazione sta riuscendo, con la sua sconclusionata attività, a far cambiare idea a tanti cittadini sulla raccolta differenziata. Essa rappresenta una risorsa e una via di risoluzione del problema dei rifiuti, ma solo se fatta correttamente investendo mezzi e professionalità e non parole al vento e progetti velleitari.
E’ del tutto evidente come i cittadini di Aprilia siano visti come dei “bancomat” dalle Amministrazioni che dovendo sopperire alla diminuzione delle rimesse statali, aumentano le tariffe senza assolutamente vergognarsi dello stato in cui versano i nostri quartieri. Per noi solo “bastone” mentre per le aziende del ciclo dei rifiuti, per le discariche e il presunto biogas c’è la “carota”, questa è una scelta di campo. Si è deciso di stare al fianco delle lobby e contro le esigenze primarie dei cittadini. Aprilia in Prima Linea sottoporrà un corposo dossier multimediale a diversi esponenti politici locali e nazionali, aderenti all’area identitaria in corso di coagulazione attorno alla figura di Matteo Salvini, nella speranza di poter ottenere atti concreti ed eseguire un cambio di marcia radicale e immediato.”
Melania Orazi