L’estate non placa i fuochi tra il Comune di Aprilia ed Acqualatina: nella risposta al Partito Democratico ed il segretario Alessandro Mammuccari, diramata in queste ore, la società lancia una stoccata anche all’indirizzo dell’Amministrazione e del Comitato “Acqua Bene Comune“, con il Consigliere Michela Biolcati Rinaldi tra i referenti.
L’ente specifica il volume di investimenti effettuato sul territorio di Aprilia (circa 10 milioni di euro) contro l’ammontare della cifra secondo la quale Aprilia è invece morosa (esattamente il doppio, circa 20 milioni di euro). Inoltre, sembra che per Aprilia arriverà un ulteriore investimento di 25,4 milioni fino al 2032. Inoltre, Acqualatina si sofferma sul depuratore di via del Campo: “[…] L’eventuale fermo dei lavori di cui parla Mammucari potrebbe essere imputato unicamente alla mancanza della disponibilità dei fondi regionali, come comunicato dalla Regione stessa, poiché i finanziamenti dell’Ato4 e Acqualatina sono già all’interno del Piano e quelli relativi alla parte progettuale-ingegneristica sono già stati erogati: oltre 300.000 euro, circa il 15% dei 2,2 milioni di euro spettanti al Gestore. Per completezza di informazione, occorre precisare che, qualora la Regione dovesse confermare l’indisponibilità dei fondi regionali, il Gestore sarebbe pronto a intervenire assumendosi la responsabilità dell’intervento, in sostituzione del Comune, come beneficiario del finanziamento regionale, accollandosi l’onere finanziario dell’anticipazione dei fondi, ritenendo assolutamente indispensabile garantire la positiva conclusione dei lavori”.
Non ultima, a chiusura del comunicato, arriva la stoccata per la Giunta ed il Comitato: ” Ad ogni modo, al di là di sterili polemiche, ciò che si ritiene importante sottolineare, per la collettività, è la garanzia che, nell’Ato4, si continui a investire per migliorare il servizio reso, nonostante atteggiamenti di aperto contrasto del Comune di Aprilia e di alcuni Comitati che, anziché agevolare il lavoro a beneficio della collettività, istigano e supportano atteggiamenti illeciti come il mancato pagamento delle bollette al Gestore e come il versamento di somme autodeterminate, da parte di alcuni utenti, nelle casse comunali, per il servizio idrico. Atteggiamenti che ledono tanto le casse societarie quanto gli utenti dell’intero Ato. Peraltro, se tali somme non verranno restituite, e, come è auspicabile, il Comune procedesse nella realizzazione dei lavori del depuratore di Via del Campo, Acqualatina sarà costretta ad assicurare la quota dei finanziamenti di sua competenza attraverso la compensazione con le suddette somme illecitamente trattenute dal Comune. Auspicando una positiva soluzione dei problemi posti, Acqualatina conferma la più ampia disponibilità a collaborare con l’Ente Comunale e ad agire sinergicamente nell’interesse della collettività.”