“Il quadro uscito dalla farsa elettorale per la nuova istituzione provinciale, partorita dall’antidemocratica riforma Del Rio, rappresenta la fine della politica della maggioranza finto civica che governa Aprilia”, sostengono gli esponenti del movimento Aprilia in Prima Linea. I “franchi tiratori” che hanno azzoppato il candidato di bandiera del Sindaco Terra, hanno evidenziato come la maggioranza apriliana non abbia alcuna base politica e che sia tenuta insieme da altri tipi di “collanti”. Aprilia in Prima Linea inoltre non comprende il grido di dolore di alcuni politici, sulla mancanza di rappresentanti apriliani, visto che anche quando c’erano la popolazione non ha ottenuto alcun beneficio tangibile per il loro lavoro. Consiglia tuttavia al Primo cittadino di risparmiarsi qualsiasi ipotesi di ricorso al Tar, per il conteggio delle schede e di accettare serenamente la sconfitta.
E’ evidente – continua in una nota il movimento APL – come qualche consigliere abbia manifestato con il suo voto, il dissenso per un indirizzo amministrativo a dir poco deludente e per l’accentramento di potere nelle mani di un “cerchio magico” sempre più ingombrante. Allo stesso tempo non si può ignorare il caso sottovalutandone la portata, infatti, tale vicenda non può che accelerare i tempi di evaporazione della maggioranza “finto civica”, ed aprire le porte a quello che sarà l’ingresso del Partito Democratico in maggioranza, su cui da tanto tempo si sta lavorando sottotraccia. Nel comunicato si evince la preoccupazione che, alla luce di quanto accaduto, per ripicca o per puro interesse di bottega, si colga la palla al balzo per accettare l’abbraccio soffocante di Roma ed entrare nell’Area metropolitana tanto cara al Presidente Zingaretti. Aprilia in Prima Linea ribadisce l’assoluta contrarietà all’ingresso di Aprilia nell’Area Metropolitana romana, e cercherà in tutti i modi di ostacolarne la realizzazione anche intessendo un dialogo con le componenti moderate della maggioranza Terra. La presunta incompetenza e impreparazione dei politici locali – conclude in una nota il Presidente Montefusco – non può e non deve essere sinonimo di rinuncia al nostro retaggio storico e culturale, i membri di Aprilia in Prima Linea si definiscono i custodi di questo patrimonio, perché chi non ha passato non ha futuro.
Melania Orazi