Aprilia in Prima Linea: “No allo Ius Culturae”.

La nota del movimento locale Aprilia in Prima Linea in merito al dibattito sull’avanzamento dello Ius Culturae.

“E’ una urgenza per la nostra Nazione quella dello Ius Culturae? Noi crediamo di no. Ma parliamo di dati concreti. “L’Italia è il paese europeo con il maggior numero di acquisizioni di cittadinanza da parte di cittadini stranieri. Lo è stato nel 2017, nel 2016 e nel 2015. Nell’ultimo decennio un milione di persone ha acquisito la cittadinanza italiana. Il dato più evidente dell’andamento delle acquisizioni di cittadinanza dal 2000 in avanti è l’impennata delle acquisizioni di cittadinanza in Italia, in particolare dopo il 2010, a fronte di un andamento altalenante con tendenza alla decrescita negli altri paesi. Impennata che ha portata l’Italia a diventare dal 2015 e per tre anni consecutivi il paese con il maggior numero di nuovi cittadini in Europa. Se guardiamo a una prospettiva storica, il picco di acquisizioni di cittadinanza si è raggiunto nel 2016, e in totale circa un milione di persone sono diventate cittadine italiane negli ultimi dieci anni. L’Italia ha infatti uno dei tassi di crescita di acquisizioni di cittadinanza più elevato d’Europa negli ultimi dieci anni (+ 173%).” Questi dati sono ufficiali e non certo forniti dal nostro Centro Studi Apl” spiega il movimento guidato da Emanuele Campilongo.

“Quindi appare piuttosto evidente come la legge in vigore non solo funzioni (dalla prospettiva di chi vuole concedere sempre più cittadinanze italiane), ma che non ci sono giustificazioni logiche per una sua modifica in senso ancora più espansivo. Dal canto nostro invece, pensiamo che la legge in vigore sia troppo generosa, e che necessiti di una revisione in senso pesantemente restrittivo. Ma abbiamo il dovere in quanto uomini liberi, di denunciare ed analizzare le reali e mortifere motivazioni, che spingono i sodali dall’immigrazione a battersi per far si che la cittadinanza venga estesa il più possibile ai cosiddetti “nuovi italiani”. Nel loro delirio ideologico e post-moderno, essi agognano la scomparsa di ogni identità e differenza, bramano per la creazione di una nuova razza indifferenziata e meticcia, fatta di cittadini del mondo e sradicata da ogni tradizione e cultura. In questo modo la sinistra liberale e radicale, cerca di riempire le sue urne con un esercito di riserva, pronto da parte sua, a richiedere in cambio sempre più vantaggiose condizioni sia economiche che culturali.  Per queste ragioni saremo presenti a Roma sabato 19 ottobre, dietro ad uno striscione con il Tricolore e la scritta “NO IUS CULTURAE”. Siamo certi che saranno in tanti ad apprezzare questo impegno e che comunicheranno con la loro fisicità e presenza la volontà di combattere su questo fronte. Ognuno ha il dovere di fare al sua parte. Comunicheremo nei prossimi giorni sui nostri canali social Fb e VK tutte le informazioni. Ci vediamo a Roma!”

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