“Aprilia non può essere la pattumiera della Capitale – ha affermato in un comunicato il consigliere Carmen Porcelli di Sel -, ma quali garanzie ha chiesto il sindaco Terra perché il territorio non venga ulteriormente penalizzato da questi impianti? Quell’impianto sorge in una zona dove mancano le infrastrutture viarie, nasce in una zona agricola e non industriale, è un sito che va ad incidere pesantemente sul territorio. La mala gestione dei rifiuti, che arriva da lontano, non può ricadere sui territori. Quando Terra va dall’assessore all’Urbanistica e Ambiente Civita dovrebbe batte i pugni sul tavolo per tutelare il territorio, invece di preoccuparsi di tessere rapporti politici con il Partito Democratico per definire il suo futuro politico da futuro presidente della provincia di Latina”.
Il capogruppo di Sinistra Ecologia e Libertà, Carmen Porcelli, interviene in merito alla decisione che la società Rida di Aprilia smaltirà i rifiuti della Capitale e rilancia le accuse che arrivano dal primo cittadino del comune del nord pontino sull’adeguamento della viabilità: ” Perché Terra non si preoccupa di limitare i danni che arriveranno ai cittadini di Aprilia invece di tenere questo atteggiamento attendista. Il sindaco quale posizione ha a questo proposito?”.
“Le accuse che oggi piovono tra Comune e Provincia sui rifiuti di Roma alla Rida mi lasciano senza parole. Primo – sottolinea il consigliere di Sel – perché nei mesi scorsi, quando cioè abbiamo messo in guardia da quello che poteva accadere se l’impianto avesse ottenuto l’autorizzazione dalla Regione Lazio, il sindaco ci ha risposto in consiglio comunale che era un diritto del privato quello di vedersi riconoscere l’ampliamento a trattare maggiori tonnellaggi di rifiuti senza entrare nel merito. Il sindaco, giusto per non smentirsi, non ha speso una sola parola neanche sulla notizia dell’ampliamento della Kyklos: che idea ha il sindaco su questo argomento? E’ contrario? E’ d’acccordo? Noi interpretiamo la posizione dei cittadini di Aprilia e diciamo no. Stiamo parlando di aziende, Acea su tutte, che hanno la tecnologia per limitare l’impatto odorigeno sul territorio circostante, perché chi dovrebbe controllare invece chiude gli occhi e si tappa il naso e si gira dall’altra parte?”.
“Per tornare alle mistificazioni del sindaco Terra sulla Rida – prosegue il capogruppo di Sel – il 21 novembre 2013 in consiglio comunale abbiamo approvato una mozione con la quale davamo mandato al sindaco Terra (o ai suoi delegati) che avrebbe/ro presenziato alle fasi istruttorie di rinnovo Aia per l’ampliamento e modifica della messa a regime dell’impianto che tratta i rifiuti di rappresentare delle criticità e delle problematiche, cioè l’impatto acustico, le emissioni odorose e l’adeguamento del traffico con la messa in sicurezza di via Gorgona. Richiedere l’adeguamento della viabilità vuol dire confermare la giustezza delle osservazioni che abbiamo messo nero su bianco nel corso di una commissione ambiente e Urbanistica il 5 febbraio scorso. Quell’impianto sorge in una zona dove mancano le infrastrutture viarie, nasce in una zona agricola e non industriale, è un sito che va ad incidere pesantemente sul territorio”.
“Nonostante oggi arrivi la conferma di quell’aumento, conferma di timori che erano già molto forti e fondati, nonostante Terra si era ben preoccupato di affermare in quel consiglio comunale che il privato faceva i suoi interessi, mi chiedo chi è chiamato a tutelare i diritti dei cittadini di Aprilia – ha concluso Carmen Porcelli – chi a chiedere il rispetto delle regole se non il sindaco che è l’autorità sanitaria della nostra città”.