Non sono tardate ad arrivare le reazioni del centrosinistra alla costituzione del Comitato No Sprar.
A rispondere agli attacchi del neo costituito Comitato è Aprilia Possibile che prende le difese di ANPI e Caritas.
Secondo i contrari all’adesione allo Sprar, infatti, l’evento organizzato nella biblioteca comunale lo scorso 30 giugno avrebbe dimostrato che le due associazioni, insieme all’UNHCR (sigla riconducibile alle Nazioni Unite) farebbero parte di una “filiera” che
“specula su una tratta di schiavi”.
Accuse pesanti e gravissime che Aprilia Possibile respinge al mittente:
“Sebbene tutte le posizioni intorno all’accoglienza e al tema migranti siano accettabili, e quindi suscettibili di confronto in un contesto politico, il passaggio in cui all’interno del comunicato si parla di “filiera di affari” in riferimento all’evento organizzato dall’ANPI intorno al tema più ampio delle migrazioni, facendo intendere che la stessa associazione insieme a Caritas e UNHCR (Nazioni Unite) speculino economicamente sulla pelle degli immigrati, è un attacco totalmente gratuito.
Credere di poter strumentalizzare un argomento al centro del dibattito politico Nazionale per condurre un attacco personale e diffamatorio nei confronti di persone che hanno fatto dell’impegno nel campo del volontariato la loro vita, è in realtà un becero comportamento che nulla ha a che fare con la politica. “.
Come era facile prevedere, i toni del dibattito su questo delicatissimo tema sono destinati ad alzarsi.
di Massimo Pacetti