Ieri la direzione provinciale del Pd – si legge in una nota del coordinatore area Civati provincia di Latina e della direzione provinciale – non ha raggiunto alcuna intesa sulle alleanze, sul candidato presidente, sull’accordo con il Nuovo Centrodestra e sulla lista che il partito presenterà alle imminenti elezioni provinciali. Già all’inizio della riunione, era chiaro che la maggioranza dei delegati non era presente nonostante l’argomento importante. Assente molta parte della maggioranza che sostiene l’attuale segretario provinciale. La mancanza del numero legale ha trasformato la direzione provinciale in semplice pubblico per le comunicazioni del segretario provinciale. È molto grave – sottoscrivono i due nel comunicato – che si è arrivati a pochi giorni dalla presentazione delle liste, senza che l’organo deliberante del Partito abbia preso posizione in merito a quella che il segretario ha definito “nuova” battaglia politica: l’alleanza con Ncd e le liste civiche.
Il segretario ha dato per certo l’accordo con il gruppo civico ma è noto a tutti che domenica si terrà un incontro per sciogliere la riserva dei civici ad un accordo con il Pd e il Ncd che non li convince affatto. Il segretario provinciale del resto, non ha supportato le sue comunicazioni con atti programmatici di alleanza. Non c’è al momento un programma, non c’è un accordo sottoscritto su punti con il Nuovo Centrodestra, né ovviamente una bozza di intenti con il polo civico. Ovviamente per mancanza del numero legale, non si è potuto procedere neppure alla votazione del documento proposto dall’area Civati che avrebbe vincolato il segretario a “non sottoscrivere alcun accordo col Nuovo Centrodestra ma a costruire un progetto veramente nuovo nei valori del centrosinistra”. Documento che è la conclusione di un processo politico portato avanti dall’area Civati con documenti interni ed esterni e con la proposta di una petizione popolare, a difesa dell’impegno morale assunto dal Pd nei confronti dei suoi elettori. Alcuni passaggi delle comunicazioni del segretario – sostiene l’area Civati – hanno riguardato il candidato presidente di questa grande corazzata eterogenea elettorale (il sindaco di Cisterna) e la lista del Partito Democratico. Queste proposte, ovviamente, non sono state deliberate dagli organi di partito e quindi, per ora non obbliganti. Alla luce di quanto sopra e dell’assenza di vincoli di partito, l’area ritiene non vincolante alcun accordo in essere o che sarà sottoscritto a breve con altre forze politiche e invita i consiglieri provinciali e i sindaci a votare secondo coscienza. Il segretario provinciale avrebbe voluto limitare ad una sola riunione a ridosso delle elezioni, la discussione sull’accordo col Nuovo Centrodestra che secondo l’area Civati è “snaturante” rispetto alle origini e agli intenti che si è proposto il Partito Democratico a partire da quando è nato. Accordo che, oltretutto, ieri non è stato affatto sancito dalla direzione provinciale. I consiglieri e i sindaci del Partito Democratico, quindi, avranno piena libertà di voto e il pieno diritto di difendere i propri valori non votando un candidato presidente frutto di un accordo non condiviso, non ufficializzato, e secondo l’area dannoso per il Partito Democratico perché non gradito e non capito dai cittadini elettori.
Melania Orazi