Assenteismo nella Pubblica Amministrazione

Impegno di spesa importante per il Comune di Aprilia nell’anno 2014, per scongiurare questo fenomeno

Al fine di contrastare e prevenire l’assenteismo nel pubblico impiego, le Pubbliche Amministrazioni sono tenute a richiedere l’effettuazione delle visite fiscali domiciliari dei propri dipendenti in caso di assenza per malattia. Per affrontare l’ipotesi di un esteso assenteismo, l’ente si impegna a destinare un importo di 1000 euro nei confronti del Sistema Sanitario Nazionale, per i controlli medico-legali.
Le P.A. valutano la condotta complessiva del singolo dipendente e gli oneri legati per l’effettuazione della visita presso la residenza o domicilio dell’interessato. Il controllo è in ogni caso richiesto sin dal primo giorno quando l’assenza si verifica nelle giornate precedenti o successive a quelle non lavorative.
Le visite fiscali sono effettuate e decise dal Servizio Sanitario Nazionale attraverso gli uffici preposti della A.U.S.L., organo di competenza territoriale in relazione appunto alla residenza o domicilio del dipendente assente per malattia. Pertanto gli oneri spettano all’Amministrazione richiedente in quanto si tratta di certificazioni mediche effettuate non nell’interesse del lavoratore, ma del datore di lavoro per accertare la legittimità dell’assenza del dipendente. L’ente comunale nel corso dell’anno 2014, ha provveduto a richiedere l’effettuazione di visite fiscali, impegnando la somma di mille euro utile a garantire il rimborso degli oneri relativi agli accertamenti medico-legali richiesti nel corso dell’anno 2014 al S.S.N. nei confronti dei dipendenti dell’ Amministrazione apriliana.

dipendenti-assenteisti

“Anche nel 2015 verrà impegnata una somma di spesa forfettaria per le visite fiscali – ci informa un personale dell’ufficio di competenza – perché poi siamo in tal senso condizionati dalla richiesta di rimborso da parte delle Asl. Il probabile impegno di spesa che l’Amministrazione stanzierà, non è detto che venga utilizzato, potrebbe essere in disavanzo o in surplus, dipenderà dall’ammontare del costo sostenuto verso le Asl, dove il nostro dipendente è residente o occasionalmente domiciliato. Di questa somma di denaro, ad esempio 1000 euro, ne vengono spesi molti di meno; l’assenteismo è notevolmente ridotto da quando l’ex Ministro Brunetta ha varato la nuova legge sui certificati di malattia. Inoltre – aggiunge – la stessa norma ha stabilito che al datore di lavoro compete il rimborso dell’onere della prestazione sanitaria e nella difficoltà di quantificare tale spesa, in maniera del tutto forfettaria, l’Amministrazione da qualche anno ha deciso di stabilire nel bilancio 1000 euro, che tuttavia non vengono spesi. Di fatto però le richieste di rimborsi da parte delle Asl non risalgono all’anno in corso e con questi stanziamenti possiamo far fronte alle spese passate, quindi la somma è poco quantificabile. Di fatture ne arrivano poche, deduco che l’assenza per malattia è ridotta al minimo.”

L’assenteismo per le Pubbliche Amministrazioni sembra quindi essere diminuito, per lo meno se parliamo di malattia, è chiaro che è difficile operare lo stesso ragionamento per altre cause.
Resterebbe però da capire l’ammontare dei rimborsi passati e se sono coperti.

Melania Orazi

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