L’aumento delle tariffe cimiteriali, così come era facile prevedere, sta scatenando reazioni indignate da parte dell’opinione pubblica e della politica.
Dopo le dichiarazioni dell’ex Assessore Mauro Fioratti-Spallacci, che ha evidenziato la chiusura in attivo della gestione cimiteriale degli ultimi anni, la motivazione dell’aumento delle tariffe sembra ancora più incomprensibile.
Aprilia Possibile, in realtà, una spiegazione se l’è data.
Ma se davvero fosse quella, allora la questione si complicherebbe ulteriormente:
Se colleghiamo questa proposta di aumento delle tariffe cimiteriali – è il ragionamento dei referenti di AP – con altre vicende come la proposta di una tassa di soggiorno o quella assurda della Ta.ri. (dove le tariffe sono state aumentate dopo aver rintracciato ben 1.000 evasori), l’impressione che si ha è che l’Amministrazione abbia deciso di fare cassa.
Sorge spontanea una domanda: perché tutta questa necessità di incassare?
Ci sono problemi con il bilancio Comunale?
L’Amministrazione deve dare delle risposte urgenti, perché stiamo parlando dei soldi dei contribuenti, dei cittadini.
E il bilancio comunale non può che essere gestito in modo trasparente.
Dunque rischia di essere una mera questione di casse vuote, piuttosto che un adeguamento alle tariffazioni correnti, a motivare questi aumenti.
E visto il delicato ambito di cui si parla, la polemica rischia di gonfiarsi ancora di più:
Ci sembra assurdo – concludono da Aprilia Possibile – aggiungere al dramma familiare umano vissuto da chi perde un proprio caro, un ulteriore dramma di natura economica.
In particolar modo in una fase di grave crisi sociale ed economica appunto.
di Massimo Pacetti