Battaglia in tribunale accettata dal Consigliere di opposizione

La vicenda di Casello 45 rischia sempre più concretamente di finire in tribunale

Il tribunale rischia di diventare la futura sede di dibattito sulla vicenda di Casello 45.

Alle accuse di aver “strumentalizzato” e dichiarato “falsità” sulla vicenda, il Consigliere Roberto Boi risponde senza mezzi termini:

“Dopo le gravissime affermazioni della coalizione Aprilia Civica sul caso di Casello 45, ritengo di essere pronto a una contro querela nei confronti dei politici responsabili.

Portando come testimonianza a mio favore le registrazioni e la stenotipia del consiglio comunale, dove la maggioranza, messa di fronte alle stesse questioni sollevate attraverso un comunicato stampa, era rimasta in silenzio.

Perché nessuno in consiglio comunale ha ritenuto di dover rispondere alle mie dichiarazioni se oggi le stesse vengono considerate false o addirittura lesive?

Chi ha gestito questa vergognosa vicenda, sa bene come sono andate le cose.

Presto in Tribunale avremo modo di fare chiarezza”.

I toni non lasciano spazio a dubbi: è guerra aperta tra la coalizione civica e l’esponente della Lega.

Il quale, per dare ancora più forza alla sua posizione, snocciola ulteriori dettagli:

“Non ho mai tirato in ballo l’operato degli uffici – sostiene Boi – né messo in dubbio il comportamento dei dipendenti comunali impiegati nei vari settori.

Tutt’altro.

La colpa di quanto accaduto a Casello 45, dove il particellare di esproprio e il finanziamento dell’ente gestore delle reti ferroviarie per 230 mila euro era stato stralciato dal progetto originario, comparendo poi nel piano sui terreni Lanza, è da attribuire per intero alla parte politica.

Ovvero al sindaco Antonio Terra e all’assessore ai lavori pubblici Mauro Fioratti Spallacci”.

E, oltretutto, minaccia di allargare la questione in sede giudiziaria:

“Sarà mia premura – conclude Boi – trasmettere agli organi deputati una denuncia penale nei confronti degli stessi soggetti politici per distrazione di fondi pubblici.

Mi riferisco alla delibera 250 del 2016, con cui la giunta dà il via libera al pagamento di 88 mila euro per i lavori eseguiti su via Gorgona.

Questo nonostante il pronunciamento del Tar contro il Comune che invalidava l’iter di esproprio dei terreni.

Anche in virtù del fatto che quei lavori erano stati eseguiti alla luce di un atto illegittimo come fu l’ordinanza sindacale invalidata appunto dal Tribunale amministrativo”.

Le ultime ore di campagna elettorale si infuocano.

di Massimo Pacetti

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