Benefit Rida: i conti vanno ancora chiariti

La cifra che Rida Ambiente dovrebbe versare si aggira sui 4,5 milioni, che comprende i benefit non corrisposti a partire dal 2010. Ma con i rifiuti di Roma, la quota potrebbe anche cambiare

Si fa sempre più ingarbugliata la vicenda che riguarda i benefit ambientali che la Rida Ambiente dovrebbe versare al Comune.

Secondo la normativa vigente, infatti, le aziende che trattano i rifiuti dovrebbero versare il 4% delle tariffe incassate per il conferimento nei loro impianti al Comune nel quale operano.

Il problema, secondo l’analisi del gruppo MovAp, è appunto quantificare questo 4%.

Il motivo è presto detto: non si hanno in mano dati certi sulla quantità di rifiuti trattati dalla Rida.

Da alcuni anni, infatti, anche Roma ha iniziato a conferire il proprio indifferenziato nel plesso di Via Valcamonica, aumentando così così il quantitativo di rifiuti trattati dall’impianto.

Dalla relazione tecnica del 30 ottobre 2018 redatta dall’Ing. Giovanni Cavallo – spiega Alessandro Mammucari, referente MovAp –  non è stato possibile determinare i conferimenti del comune di Roma.

Tuttavia, leggendo i bilanci dell’AMA degli elementi emergono con chiarezza.

Partendo dal solo 2015, si legge che nell’impianto RI.DA. la società capitolina ha trasferito ben 802 tonnellate di rifiuti indifferenziati, quantità che sale a ben 96.813 nel 2016.

Per quanto riguarda il 2017, non essendo ancora approvato il bilancio dell’AMA, il dato non è disponibile.

Mentre, come tutti sanno, dal 2018 in poi è in vigore un accordo quadro tra la società AMA e la RIDA per trattare ben 40.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati l’anno.

La richiesta del gruppo è di far vagliare questi documenti alle competenti Commissioni Consiliari, in modo da dirimere una volta per tutte la questione relativa all’incasso dei benefit.

Anche perché si tratta di cifre non secondarie per il bilancio della città.

di Massimo Pacetti