Il primo round della Commissione Finanze sul Bilancio 2019 è finito sostanzialmente in parità.
Se da una parte l’opposizione (in realtà il solo Consigliere Giusfredi) ha messo in risalto come
l’aver innalzato l’anticipazione di cassa da 3 a 5 dodicesimi è sintomo di problemi seri a livello di liquidità,
dall’altra Sindaco e Vice Sindaco hanno ribadito come il Comune stia facendo fronte da tempo a situazioni debitorie dilazionate nel corso degli anni:
Non dimentichiamo – ha sottolineato il Vice Sindaco ed Assessore alle Finanze Lanfranco Principi – che siamo al secondo grado di giudizio per il danno erariale Aser.
Parliamo di 53 milioni di euro che mancano alle casse del Comune di Aprilia.
Probabilmente non li vedremo mai quei soldi, ma nonostante questo non siamo mai andati in default come altri Comuni.
Dunque le finanze della città, seppure in forte difficoltà dal punto di vista delle liquidità disponibili, non sarebbero in pericolo.
Anche perché, sempre legata al nodo Aser, è in atto una
procedura di pignoramento contro alcuni personaggi coinvolti in quella vicenda – ha spiegato il Sindaco durante la Commissione – che potrebbe portarci 48 milioni.
Un ragionamento che comunque non ha convinto appieno l’ex candidato Sindaco, il quale ha ribadito di avere in serbo una più dura presa di posizione in vista del prossimo Consiglio Comunale.
Qualche dubbio sul Bilancio è arrivato anche dai banchi della maggioranza.
Il Consigliere Lombardi, infatti, ha annunciato di voler presentare un emendamento per cambiare il metodo di calcolo della quota variabile relativa alla Tari:
Prendere in considerazione i metri quadri invece del numero di persone – ha sottolineato l’ex Assessore all’Ambiente – va contro i princìpi di azione dell’Amministrazione civica degli ultimi nove anni.
Proporremo un cambio di rotta per fare in modo che ci sia un effettivo riscontro tra la cifra pagata e la quantità di rifiuti prodotti, piuttosto che andare ad incidere su un nucleo familiare ridotto con una casa grande.
Un passaggio che dovrebbe condurre all’introduzione della tariffa puntuale.
Di questo e di molto altro si parlerà (a lungo) nei prossimi passaggi che il Bilancio 2019 dovrà superare prima di essere approvato.
di Massimo Pacetti