Potrebbe arrivare dalla stessa maggioranza un emendamento sul Bilancio 2019.
Nella Commissione Finanze di ieri, infatti, il Consigliere Alessandra Lombardi ha riproposto le sue perplessità sul calcolo della Tari inserito nel documento presentato dal vice Sindaco e dal Dirigente del settore.
Nella proposta approvata in Giunta il calcolo prevede un maggiore impatto dei metri quadri dell’abitazione rispetto al numero di componenti del nucleo familiare.
Il ragionamento dell’Amministrazione, secondo la spiegazione del vice Sindaco ed Assessore alle Finanze Lanfranco Principi, è stato quello di
una specie di patrimoniale.
Ossia andare ad incidere su chi ha più possibilità rispetto a chi deve sostenere spese maggiori visto l’alto numero di componenti del nucleo.
Ragionamento che, però, il Consigliere Lombardi ha riproposto in maniera diversa:
Più alto è il numero di persone, maggiore è il quantitativo di rifiuti prodotti.
Per il percorso fatto da questa Amministrazione negli anni passati, ed in virtù della prossima adozione della tariffa puntuale, sarebbe il caso di rimodulare i calcoli della Tari.
Una richiesta presentata già la scorsa settimana, nel corso della prima Commissione sul tema.
Alla quale gli uffici hanno ottemperato, presentando i nuovi calcoli effettuati utilizzando il criterio proposto dall’ex Assessore.
Dai documenti non apparirebbero sostanziali differenze di introiti per il Comune, che dunque dovrà decidere se recepire o meno l’indicazione del Consigliere della Rete dei Cittadini.
La cui proposta, comunque, non ha trovato d’accordo molti colleghi.
Se dall’opposizione (Giusfredi) è arrivata la disponibilità a sostenere una proposta ritenuta positiva, dalla stessa maggioranza (Zanlucchi e Bortolameotti) è arrivata una “bocciatura”.
Entro oggi, per questioni di tempi tecnici, il Consigliere Lombardi dovrà decidere se presentare o meno l’emendamento che, a questo punto, sarà discusso nel Consiglio Comunale di giovedì prossimo.
Aprendo così un fronte interno che scoprirebbe quelle che il Consigliere Fioratti-Spallacci ha definito
le contraddizioni di questa maggioranza.
Anche se non espressamente inerenti al tema bilancio, i benefit dovuti da Rida Ambiente al Comune sono stati oggetto di discussione nella seduta di ieri.
Il Dirigente del Settore Finanze Francesco Battista ha infatti affermato che
presto partirà una ingiunzione, anche se il termine non è esatto, per imporre all’azienda il pagamento di 3,5 milioni di Euro.
Ovvero il totale dei benefit non pagati maturati fino al 31 dicembre del 2017.
E qui vanno fatte alcune precisazioni.
Innanzitutto sul perché “ingiunzione” non è il termine esatto.
È stato spiegato che essendoci un contenzioso in atto, non è possibile effettuare la classica ingiunzione di pagamento, ma che la legge prevede un altro tipo di azione che possa permettere al Comune di riscuotere quanto dovuto.
La seconda spiegazione riguarda i mancati introiti del 2018.
Mancando i dati relativi agli effettivi conferimenti AMA nell’anno in corso, non è stato possibile agli uffici quantificare il debito maturato negli ultimi dodici mesi.
La notizia, comunque, è stata accolta con favore dalla Commissione, che ora attende la predisposizione degli atti.
di Massimo Pacetti