“Biogas no, Agricoltura sì”: sabato la conferenza

“Biogas no, Agricoltura sì”: sabato la conferenza con Noi Con Salvini Aprilia. “Noi non molliamo la presa, vogliamo che i cittadini vengano messi a conoscenza di ciò che accade sul territorio”

Con le parole sono molto bravi a dirsi ambientalisti, ma quando poi si passa all’analisi degli atti pratici di gestione ecco che le discrasie si presentano evidenti, e difficilmente spiegabili. Questo discorso vale sia per il Consiglio Provinciale di Latina in merito alla delibera 12 del maggio scorso in tema di allocazione di nuove centrali biogas, discariche e inceneritori e sia all’Amministrazione di Aprilia, troppo spesso incline a non dare seguito ai propri proclami roboanti“, esordisce in questo modo il movimento Noi Con Salvini Aprilia che, sul tema ambiente, ha deciso di organizzare una conferenza, dal titolo “Biogas no, Agricoltura si”, sulla Turbogas e sulle ricadute sul comparto agricolo.

biogas.pngLa Conferenza di Noi Con Salvini Aprilia si terrà Sabato 25 Giugno presso il Bar Stella di Piazza della Repubblica alle 17.30. “Riteniamo-spiega Emanuele Campilongo, coordinatore del movimento politico- sia quantomeno doveroso porre all’attenzione sia degli operatori del settore e sia dei cittadini, quanto ad esempio si vuole mettere in atto sul nostro territorio in totale contrasto con le reali esigenze della popolazione e dei settori produttivi, in tema di tutela e valorizzazione del nostro ambiente. Purtroppo, gli esempi negativi ed inquietanti non mancano, ad esempio nel nostro territorio si rischia di compromettere definitivamente le storiche fonti della Regia di Turno, in zona Casalazzara ad Aprilia, note per la qualità e purezza delle loro acque. In questo caso specifico, si vorrebbe far passare per forza il progetto di un depuratore in una zona di “protezione boschiva” e per di più avente un grande valore storico e naturalistico. Cosa ancora più assurda è che tale zona è nota per la produzione di una eccellenza come il kiwi che ha ottenuto anche il marchio Igp, e far passare forzatamente per quella zona un depuratore significherebbe mettere in pericolo anche le aziende e di conseguenza posti di lavoro“.

Altro macroscopico-prosegue Campilongo- punto di domanda è quello sulla provenienza e sulla salubrità, delle biomasse utilizzate dalle centrali presenti sul nostro territorio che, ad un calcolo approssimativo, avrebbero bisogno di quantitativi molto più consistenti di tonnellate rispetto a quelli che la nostra città produce. E’ utile ricordare come tutte le statistiche e gli studi del settore, rilevano come in tempi di crisi e contemporaneamente con l’avvio della raccolta differenziata, si producano meno tonnellate di rifiuti. Tutto ciò non trova diretta correlazione nelle bollette che i cittadini si trovano a pagare che diventano ogni anno più salate. Detto questo torniamo alle centrali, o esse non sono attive (e quindi non se ne capisce l’utilità) oppure per farle produrre si utilizzano biomasse provenienti da altri territori, di cui chiediamo di conoscere la provenienza oltre che la qualità. Inoltre bisogna sapere chi effettua i controlli e a quando risalgono gli ultimi poiché, si sono verificati casi – per il momento ancora non sul nostro territorio – dove sono scaturite problematiche e di conseguenza inchieste, sulla produzione di particolato altamente inquinante, sul suo stoccaggio e sulla sua eventuale depurazione. Noi non molliamo la presa, vogliamo che i cittadini vengano messi a conoscenza di ciò che accade sul territorio poiché sta poi a loro stessi fare le valutazioni finali cioè se continuare a vivere su questo territorio e lottare per salvaguardare salute ed ambiente oppure emigrare altrove“.

Campilongo e Campomizzi 2

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