Blitz del Blocco Studentesco contro l’alternanza scuola-lavoro

Questa mattina manifestazione davanti ai cancelli del Meucci contro l’alternanza scuola-lavoro: “Studenti poco tutelati”

Il Blocco Studentesco apriliano ha manifestato questa mattina davanti i cancelli del liceo Meucci contro l’alternanza scuola-lavoro.

I cori di protesta sono stati accompagnati da uno striscione eloquente: Sfruttamento e Inefficienza. Basta con questa alternanza”.

“Dopo un anno dall’avvio del programma – scrive il movimento in una nota – il risultato è una piena bocciatura per le modalità con le quali viene gestita l’alternanza.

Gli studenti vengono impiegati in mansioni del tutto sconnesse dalla realtà scolastica di appartenenza.

Ciò rende inefficace lo svolgimento del lavoro rapportato al piano di studi di ognuno.

Crediamo fermamente che si debbano istituire appositi consigli costituiti da professori, studenti e tutor aziendali.

Ai quali sia assegnato solo il compito di individuare i progetti più coerenti con ogni percorso formativo.

Ed anche quello di controllare come venga svolto il lavoro.

Ricorrere all’alternanza per avere manodopera da sfruttare è una pratica che va assolutamente interrotta.

Il solo fatto che gli studenti si ritrovino spesso a lavorare per più di 8 ore al giorno è indicativo del basso livello di tutela predisposta nei loro riguardi.

La nostra proposta al riguardo è la rivalutazione del ruolo delle Consulte Provinciali degli studenti.

Farli evolvere da meri organi consultivi ad organi con poteri decisionali, in grado di raccogliere le testimonianze degli studenti e formulare piani di azione congiuntamente con gli uffici scolastici locali.

Chiediamo inoltre che vengano coinvolte più piccole e medie imprese italiane, per valorizzare quel tessuto economico produttivo d’eccellenza tipicamente rappresentativo del nostro Paese.

È inaccettabile che delle 16 multinazionali coinvolte, ben 7 siano straniere.

È indispensabile effettuare un’inversione di rotta.

Affinché l’alternanza inizi ad essere realmente un valore aggiunto e non l’ennesima zavorra per la formazione scolastica”.

di Massimo Pacetti

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