Negli scorsi mesi abbiamo assistito ad una riscoperta comunanza d’intenti tra la curia e alcuni esponenti della sinistra istituzionale, più o meno radicale. Da qui nasce – inizia la nota del movimento del fulmine cerchiato – la volontà di rappresentare provocatoriamente l’attuale Pontefice, Bergoglio, e Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace recentemente al centro di polemiche per le sue politiche filo-immigrazioniste”. “Non è nostra intenzione – continua la nota – commentare le vicende giudiziarie che riguardano l’ex sindaco Lucano, quanto piuttosto sottolineare come le sue dichiarazioni sul destino dell’Italia e sul suo sogno anti-razzista di un paese ‘senza autoctoni’ si possano facilmente sovrapporre a quelle di Papa Bergoglio.
Tutto ciò ai nostri occhi rappresenta l’ennesima conferma del fronte trasversale che si scaglia contro la terra ed il popolo che lo ospita e per questo Lucano altro non è che il ‘braccio’ dei deliri universalistici della ‘mente’ Bergoglio. Nelle ultime dichiarazioni rilasciate, però, il coriaceo Lucano si è lasciato andare ad un’elaborata riflessione sul futuro nazionale e, aggiungiamo noi, internazionale, alla luce delle vicende che lo hanno coinvolto. Dichiararsi a favore di una ‘società senza autoctoni’ significa rifiutare ogni forma di nesso che possa legare un popolo alla propria terra, alle proprie origini e ad un proprio destino. Quando Lucano lo propone per gli Italiani, indirettamente lo propone anche per ogni altro popolo e ogni altra terra, compresa quella di provenienza dei migranti da lui accolti a Riace nel corso degli anni. Per il Vangelo secondo Lucano, agli Italiani spetta l’accoglienza come missione messianica a cui adempiere, mentre ai popoli che si affacciano dall’altra parte del Mediterraneo, non potendo questi dare vita alla ‘società di autoctoni’ che il Lucano rifiuta categoricamente come possibilità, non resta che continuare a vagare eternamente verso altre mete, a prescindere da ciò che li aspetti nelle rispettive destinazioni”.
“Riteniamo dunque – conclude la nota del movimento studentesco – che i giovani italiani non abbiano alcuna lezione da apprendere da chi ha fatto dell’accoglienza un business. Caritas, Centro Astalli, Fondazione Migrantes sono solo alcune delle associazioni della Chiesa Cattolica beneficiarie dei contributi pubblici del sistema SPRAR per l’accoglienza. Fondi con i quali vengono finanziati progetti rivolti alle scuole di ogni ordine e grado quali «Finestre – Storie di Rifugiati» e «Incontri», patrocinati anche dall’agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite (UNHCR), un processo di indottrinamento ideologico che dobbiamo arrestare al più presto”.