Il Consigliere Comunale Vincenzo Giovannini, unico esponente apriliano in Provincia, in questo periodo più che mai è impegnato nel fare da ponte – politicamente parlando – tra la città e la Provincia: in tal senso, Giovannini ha rilasciato alcune dichiarazioni relative al nuovo Piano Provinciale dei rifiuti.
Nessuna nuova discarica e, tanto meno, fantomatici inceneritori nella Provincia di Latina in piena condivisione dintenti tra i rappresentanti istituzionali della Regione e della Provincia. Le linee giuda della nuova politica regionale dei rifiuti per quanto riguarda il territorio pontino vanno verso un deciso cambiamento rispetto ad un passato non troppo lontano in un ottica di tutela del territorio che per anni ha subito i danni di una gestione discutibile sul fronte del trattamento dei rifiuti.
Non si avverte la necessità di nuove discariche ne ad Aprilia ne in altre città del nord pontino, dopo la chiusura di quella di Borgo Montello, ma al contrario è importante investire il più possibile sulla raccolta differenza per spingere al massimo il recupero dei materiali e ridurre la quantità eventualmente da destinare agli inceneritori.La predisposizioni dellaggiornamento del Piano Regionale dei Rifiuti sarà un test importante per il nostro territorio che si avvia a portare a termine gli strumenti di programmazione individuati dalla normativa e che nel Piano Provinciale ha visto il primo atto di un percorso che si articolerà nei prossimi mesi in un pieno coinvolgimento delle amministrazioni locali nella stesura definitiva e nella sua approvazione allinterno della conferenza dei sindaci della provincia di Latina.
Uniti nel dire No a qualsiasi ipotesi di discarica e per dire Si ad una nuova politica ambientale nella gestione di rifiuti che spezzi la tirannia che in questi anni ha visto il nostro territorio schiavo ed inerme di veri e propri disastri. Per dire No alla discarica bisogna uscire dalla logica che veda nel TMB (impianti di trattamento meccanico biologico) il cuore del sistema di gestione dei rifiuti, perché finché ci saranno questi impianti ci sarà la necessità di discariche e di termovalorizzatori. Gli impianti di trattamento meccanico biologico non sono la soluzione, in quanto rappresentano un trattamento intermedio dei rifiuti che vede il suo sbocca negli inceneritori e nelle discarica.
Dobbiamo dire Si, e conseguente fare i necessari investimenti, ad una differenziata spinta dei materiali che consenta di recuperare la frazione più alta possibile di carta, vetro, plastica, legno, alluminio e cosi via ovvero di quei prodotti che in tutta le migliori esperienze europea rappresentano i punti di riferimento di quel mercato del riciclo a valle che consente di non inquinare di recuperar molte risorse economiche. Ecco allora che la battaglia che insieme, istituzioni regionali, provinciali e comunali del territorio pontino, dovranno portare avanti contro qualsiasi ipotesi di discarica va ben oltre il semplice slogan di un NO, ma si caratterizza come una chiara linea politica in cui il rispetto dellambiente, realizzato attraverso quella che potremmo definire una differenziata accelerata, rappresenta il rubinetto chiuso nei confronti di quella logica che vede uniti in una filiera invisibile i TMB, le discariche e gli inceneritori.
Infine, una nota di forte critica nei confronti del sindaco di Roma Virginia Raggi che chiede alle altre città del Lazio di farsi carico del trattamento dei rifiuti di Roma, richiesta che si rispedisce al mittente in quanto deve essere la sua amministrazione a trovare le soluzioni migliori per chiudere all’interno del suo territorio il ciclo di gestione dei rifiuti, senza chiedere agli altri territori sforzi aggiuntivi così come impone la normativa comunitaria e nazionale.