Un affidamento che non va giù al Consigliere Comunale Carmen Porcelli, la quale rincara la dose in merito ad un Piano Regolatore che manca, ed un percorso che, stando a quanto dichiara il Consigliere, procede a suon di varianti.
“Al posto di un nuovo strumento urbanistico, utile aridisegnare la città tenendo conto dei bisogni dei cittadini e non dei palazzinari, la coalizione civica che amministra Aprilia sceglie, in linea con la continuità degli anni più bui della città che il primo cittadino si ostina a chiamare paese (sic!), di procedere con una sfilza di varianti al Prg del 1973. Già, ma per fare posto a cosa? Nel consiglio comunale dell’11dicembre 2015, il penultimo dell’anno appena conclusosi, a seguito del mio intervento sulla gestione del territorio, nel quale evidenziavo la schizofrenia urbanistica di questa maggioranza di governo (per pura deformazione professionale ho fatto una rassegna di comunicati e articoli stampa sulle posizioni discordanti dichiarate nei soli ultimi cinque anni dal sindaco ed ex assessore all’urbanistica della giunta D’Alessio), il sindaco si è lanciato in una difesa maldestra del suo operato. Lo ha fatto tanto maldestramente da lasciarsi andare a veri e propri sproloqui, contenenti anche volgarità gratuite, e scoprire, invece, le mistificazioni raccontate in campagna elettorale”.
“Pur volendo fare l’opposizione costruttiva, il sindaco ha infatti interpretato il mio rimbrotto come una disponibilità a voler fare il nuovo Piano Regolatore quando in realtà è lui che avrebbe dovuto chiedere al consiglio comunale la disponibilità a farlo, non si possono tacere le bugie. Chi ascolta le menzogne e non le denuncia è complice al pari del bugiardo. Insomma dagli anni in cui, uscita la città finalmente dal Medioevo delle passate gestioni, si inaugurava il nuovo Rinascimento siamo ritornati alla vecchia politica, alla vecchia maniera“.
Carmen Porcelli, inoltre, programma elettorale alla mano, non lesina critiche in merito a quanto attuato sinora:”Pur volendo prendere per buoni i propositi contenuti in quei pezzi di carta, mi riferisco aicomunicati stampa e al programma elettorale, anche l’inferno è lastricato di buone intenzioni, mi chiedo alla luce di quanto emerge oggi come intendono il sindaco e i suoi incasellare il nuovo incarico per la ricognizione dei vecchi vincoli, affidato ai tecnici Nuti e Raponi, con il piano di riordino del centro storico affidato all’ingegner Paolo Colarossi. Evidentemente si tratta dell’ennesima sovrapposizione scriteriata alla quale ci ha abituati il sindaco Terra, il quale prima ha parlato di nuovo Prg e invece procede a colpi di varianti”.
“Adesso siamo arrivati alla proposta di una variante del centro urbano, ci auguriamo che il centro storico (zona rossa) sia escluso da queste trasformazioni: si chiede di lavorare sui vincoli quando è la stessa commissione comunale a rilasciare l’ok al parere paesaggistico. Tutto legale, ma sicuramente non è appropriato e non risponde ai criteri di trasparenza e buona amministrazione“.