“E se invece di fare la pista ciclabile il Comune avesse comprato con gli stessi soldi una bicicletta per ogni famiglia?” Da qui parte la riflessione di Carmen Porcelli, capogruppo SEL e Consigliere Comunale. Si riaccende la polemica legata alla pista ciclabile, oggetto di discussione in città e sui social network.
“Oltre un anno fa, in occasione dell’inizio dei lavori per la pista ciclabile a via Cagliari, ebbi modo – dopo aver raccolto le proteste dei residenti della zona – di rilevare l’improvvisazione sull’apertura del cantiere, nonché lo sperpero di denaro per la realizzazione di marciapiedi nuovi quando il comune di Aprilia – e a proprie spese – era intervenuto solo un paio di anni prima per “rimodernarli”. Fortunatamente il tema è stato approfondito e opportunamente studiato da Gianni Battistuzzi presidente del Comitato Aprilia Città degli Alberi e dai Grillini di Aprilia che hanno costantemente denunciato le storture di certe decisioni tecnico – politiche“.
“Adesso però che i lavori prendono forma, al fragoroso silenzio di questi anni si aggiunge man mano una voce al coro dei “no”, rendo pubblica una riflessione alla quale ho pensato guardando una immagine di Pechino, “capitale del regno della bicicletta”. Il costo stimato per la realizzazione della pista ciclabile su Aprilia ammonta a 700mila euro; a questa somma deve aggiungersi un altro costo oramai necessario per apportare le variazioni in corso d’opera (leggasi errori) che ammonta a 100mila euro: per un totale di 800mila euro (costo complessivo per la pista ciclabile: 700mila + 100mila= 800mila). Se questi 800mila euro fossero stati utilizzati per acquistare bicilette all’Ipercoop, il costo di una bici è di 90euro supponiamo all’ingrosso 70euro, avremmo dotato 11.428 abitanti di Aprilia di una bicicletta, portando di fatto una bicicletta in ogni famiglia. Aprilia, allora sì come Pechino, sarebbe diventata una pista ciclabile naturale“.