Via Enna ed i suoi capannoni abbandonati continuano ad essere
una bomba sanitaria, ambientale e sociale.
Questa è la definizione che ne dà CasaPound, i cui militanti questa mattina hanno effettuato un sopralluogo tra quello che rimane della ex Dogana e della ex Freddindustria.
Da tempo, ormai, il gruppo si sta occupando della vicenda, segnalando di volta in volta il degrado che vi si riscontra.
Ma ancora nulla sta cambiando:
A via Enna – sostengono in una nota i responsabili di CasaPound Aprilia – vivono stabilmente un numero imprecisato di abusivi che occupano liberamente, insieme alle loro famiglie con bambini, le strutture abbandonate del plesso.
Dove scaricano sporcizia e in cui svolgono liberamente i loro bisogni.
L’intera zona è un ricettacolo di immondizia, materiali industriali e scarti edilizi.
Le strutture ex Freddindustria non sono state ancora bonificate dall’amianto, e negli anni si sono trasformate in vere e proprie discariche a cielo aperto.
Minacciando di continui roghi tossici l’intera zona circostante in cui ricadono quartieri abitati e una scuola media.
Il movimento chiede un deciso cambio di rotta riguardo questa vicenda:
CasaPound – spiega senza mezzi termini il capogruppo Michele Cobo – esige l’identificazione e lo sgombero immediato degli abusivi che vivono come in un campo nomadi.
Esige la bonifica immediata di tutto il plesso e la demolizione di strutture che ormai da anni sono assolutamente inutili.
Sollecitiamo un intervento rapido da parte del comune di Aprilia perché questa città deve tornare a respirare.
I cittadini devono potersi sentire sicuri nelle proprie case, non ostaggi di un degrado troppo spesso dato per scontato.
di Massimo Pacetti