Acqua, immigrazione e degrado: questi i temi da cui CasaPound intende ricominciare la sua azione di opposizione all’Amministrazione Comunale appena rinnovata.
Rinnovata ma guidata dalla stessa coalizione civica uscente, di idee diametralmente opposte a quelle di CasaPound.
Sicuramente sul tema migranti:
“Ci aspettiamo – scrivono in una nota i militanti del gruppo – da subito un cambio di rotta del sindaco sulla questione “accoglienza”.
Grazie a lui Aprilia ha aderito al progetto Sprar e spalancato le porte ad un giro di affari che lucra sul nuovo schiavismo voluto da ONG e Cooperative.
Ci aspettiamo un taglio immediato delle relazioni tra il comune e la Coop “Karibu” e tutto quel mondo che è stato soggetto, nella provincia di Latina, ad una serie di arresti.
Sei gestori di centri di accoglienza sono stati arrestati per truffa e maltrattamenti, a dimostrazione del fatto che gli scopi che muovono queste organizzazioni sono tutt’altro che umanitari.
Invitiamo Terra a mantenere la promessa di un confronto pubblico sulla questione, con cui aveva risposto alle nostre azioni precedenti.
Ma a cui è seguito un nulla di fatto”.
Gli impegni per riportare il servizio idrico di nuovo in mano pubblica sono stati professati dallo stesso Terra in campagna elettorale, così come l’intenzione di supportare lo sviluppo delle periferie.
Ambiti in cui Amministrazione e CasaPound sembrano essere più vicini, ma probabilmente con linee d’azione divergenti.
La nuova consiliatura è iniziata ed il movimento della tartaruga, pur se non presente in Consiglio Comunale, è pronto per fare la sua parte dal di fuori:
“Abbiamo rotto il silenzio “elettorale” – proseguono da CasaPound – dopo che Terra è stato riconfermato.
Perché se un responsabile c’è di questa situazione è proprio lui.
Non siamo contro la volontà popolare che si è espressa in suo favore.
Ma prendiamo atto che l’unico dato di fatto di questa tornata elettorale è l’affluenza al 43%.
Sintomo che gli apriliani hanno perso fiducia e non hanno riposto il loro voto in candidati che non rappresentavano nulla di nuovo.
Se non vecchia politica riciclata e lobby d’affari.
Da oggi chi ha sostenuto Terra al ballottaggio non avrà più voce in capitolo nell’opposizione: rimaniamo solo noi a tenere ferma la linea.
Con la missione di riprenderci quel 57% di concittadini stufi di questi vecchi politicanti”.
di Massimo Pacetti