L’udienza d’appello della Corte dei Conti porta in dote la richiesta di assoluzione per l’ex sindaco di Aprilia Calogero Santangelo.
A chiederla è stato lo stesso Pubblico Ministero, così come riferisce l’ex Sindaco, Rosario Raco.
Indagato anche lui per il caso A.Ser. ed assolto in primo grado, l’ex Amministratore apriliano racconta i fatti che hanno portato a questa richiesta:
“Innanzitutto in primo grado c’è stato un clamoroso errore da parte dei giudici.
Si è assolta l’amministrazione Cosmi, perché il fatto non sussiste, ma sono stati ritenuti colpevoli tre elementi della stessa giunta.
E questo perché Sergio Corbolino, Giorgio Nardin e Michelino Telesca sono stati ritenuti membri della giunta Santangelo.
Una svista colossale, un errore macroscopico, segno di una sentenza redatta con troppa superficialità.
È bene ricordare – sottolinea Raco – che il tutto nacque da un esposto della giunta D’Alessio che lamentò un danno erariale verso il Comune perpetrato dall’Amministrazione uscente.
Il tutto nacque da un conteggio di introiti ICI che invece non avrebbe dovuto essere convalidato.
Anche perché, come riportato nelle carte presentate in appello, le entrate degli anni successivi sono state pari o addirittura inferiori.
Allora sorge spontanea la conclusione: se un guadagno di 11 milioni porta ad un danno di 5 milioni, secondo i calcoli che furono contestati, gli introiti della giunta D’Alessio – Terra, pari a poco meno di 700.000 €, utilizzando lo stesso criterio di conteggio per la voce “recupero evasione”, dovrebbero portare ad oltre 10 milioni di danni al patrimonio del Comune.
Qualche giorno fa – continua Rosario Raco – c’è stata una conferenza del Sindaco sulla trasparenza dell’Amministrazione.
In quell’occasione il Sindaco Terra ha detto che ad Aprilia è più facile avere accesso alle varie documentazioni.
Bene: c’è una richiesta del Consigliere Carmen Porcelli di poter accedere a degli atti contabili riconducibili a questa situazione.
La richiesta è stata fatta il 12 settembre ma, ad oggi primo dicembre, non è ancora stato possibile avere quei documenti.
Visto che sarebbero potuti servire nell’udienza di martedì, ci dispiace che la richiesta non abbia avuto risposta”.
Questi, però, sono solo alcuni dei documenti prodotti dalla memoria difensiva dell’ex Sindaco Santangelo.
Ma sono stati considerati validi anche da altri avvocati difensori, che infatti hanno chiesto nell’udienza di appello di poterne usufruire per portare avanti le proprie tesi.
Ma non solo gli avvocati difensori:
“Quando è toccato al P.M. prendere la parola, ha esplicitamente detto che anche nelle sue conclusioni veniva richiesta l’assoluzione di Santangelo.
La situazione però, in questo caso, diventerebbe molto strana.
Nardin e Corbolino hanno presentato la documentazione per fare appello oltre i termini prescritti.
A questo punto – sottolinea ancora Raco – ci troveremo con l’assoluzione di tutti i condannati in primo grado, solo che due non ne potrebbero beneficiare per un difetto di procedura”.
La sentenza non sarà immediata, ci vorranno alcuni mesi per mettere la parola fine sulla questione.
Ma intanto la storia assume decisamente altri contorni.
di Massimo Pacetti